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Maserati GranTurismo erede innovativa della A6 1500 del 1947

Primo modello che univa prestazioni, confort e piacere di guida

Maserati GranTurismo erede innovativa della A6 1500 del 1947

Redazione Ansa

  Quella che caratterizza l'ultima generazione di Maserati GranTurismo è una storia affascinante e che parte da lontano, dal 1947 nell'immediato dopoguerra.
   

Tutto ha inizio proprio dalla parola 'granturismo' che - rifacendosi alla tradizione del viaggi in Italia dei visitatori francesi e anglosassoni, creatori nel 18mo secolo del Gran Tour - trasferisce al mondo delle quattro ruote il piacere di viaggiare, di fare scoperte e di gustare i luoghi che si attraversano.
    Una parola italiana diventata internazionale, un concetto che già nella prima Maserati granturismo, la A6 1500 di 75 anni fa, coniugava eleganza e sportività esprimendo i valori del Tridente con il suo Dna di lusso, prestazioni, velocità e piacere di guida. Un modello destinato a diventare icona, perché identificabile con uno stile di vita. Una vettura ad alte prestazioni, adatta però alle lunghe percorrenze e a viaggi confortevoli.
    E' il marzo del 1947, quando il Salone di Ginevra tiene a battesimo la prima granturismo della storia: è la Maserati Tipo A6 (dal nome del progetto), meglio conosciuta come A6 1500.
    Accolta con entusiasmo dagli addetti ai lavori e dal pubblico, la Tipo A6 rappresentò il primo passo di una storia che ha visto Maserati rinnovare tecnologia e design, tenendo fede ai caratteri di eleganza e alte prestazioni che da sempre sono presenti in tutti i modelli della sua gamma.
    Ma la storia di questa icona parte addirittura nel 1941, quando venne avviata la progettazione di una berlinetta con motore a testa fissa e doppio albero a camme, uno stretto discendente del propulsore della 6CM ovviamente rivisto in chiave gran turismo.
    Questo progetto venne poi abbandonato e si decise di proseguire con la testa smontabile, un solo asse a camme e le valvole comandate da un sofisticato sistema a bilancieri. Ne derivò un ottimo propulsore con una potenza massima di 65 Cv, capace di spingere la vettura fino a 150 km/h, grazie a un solo carburatore Weber 36DCR.
    Il progetto prese il nome di A6, dove A significava Alfieri e il 6 indicava il numero dei cilindri. Era caratterizzata dalla sospensione anteriore a ruote indipendenti, con molle elicoidali e ammortizzatori idraulici Houdaille, dal ponte rigido con balestre al retrotreno, dai freni a comando idraulico e dalle ruote a disco (a raggi su richiesta) con canale da 3 pollici e mezzo per 16 di diametro e pneumatici 5.50-16.
 In vista del Salone di Ginevra, il primo modello venne realizzato nel febbraio del 1947 dalla carrozzeria Pininfarina.
    Fu un plebiscito di complimenti e riconoscimenti che spinsero la decisione, in breve tempo, di dar via alla produzione, seppure con alcune modifiche rispetto al primo modello. La produzione della A6 1500 Gran Turismo proseguì fino al 1950, con un aggiornamento estetico nel 1948.
    Nonostante il numero relativamente limitato di esemplari prodotti, soltanto 58 nel corso dei quattro anni, l'A6 1500 rappresenta uno snodo importante nella storia di Maserati, che iniziò da quel momento ad imporsi come marchio di vetture da strada realizzate su misura, di alta qualità e Dna sportivo.
   
   

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