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"La mobilità del futuro"in convengo organizzato da AC Molise

Presidente,"Progresso, sicurezza e infrastrutture i tre cardini"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 16 APR - La "mobilità del futuro" è già qui, e se non si affrontano le criticità che compromettono lo sviluppo del sistema della circolazione delle persone e delle cose sul territorio, ogni possibile evoluzione positiva offerta dalla tecnologia e dal progresso non potrà trovare attuazione.
    E' quanto emerge dal convegno organizzato a Campobasso dall'Automobile Club Molise dal titolo "La Mobilità del Futuro", che ha coinvolto istituzioni nazionali e locali, Forze dell'Ordine e i principali interlocutori del settore della mobilità, coordinato dal direttore dell'ACI Molise, Francesco Meleca, e moderato dal direttore responsabile de L'Automobile, David Giudici.
    "Progresso, sicurezza e infrastrutture sono i tre cardini della mobilità del futuro - dichiara Riccardo Tesone, presidente dell'AC Molise - e il fatto che il 90% degli incidenti siano ancora imputabili a disattenzione ed errori da parte dei conducenti o degli altri utenti della strada dimostra quanto sia importante l'apporto della tecnologia per una mobilità sicura e sostenibile. Servono però infrastrutture adeguate per sfruttare appieno le potenzialità dei sistemi più avanzati per la sicurezza dei veicoli e delle strade".
    "Il futuro è davanti a noi - afferma Francesco Roberti, presidente della Regione Molise, indicando la platea di 200 studenti delle scuole intervenuti al teatro Savoia - perché i giovani sono gli attori principali della mobilità del futuro.
    Non solo perché rappresentano gli automobilisti di domani, ma perché già oggi si muovono a piedi, in bici, in scooter o monopattino sulle strade e sono chiamati al rispetto delle regole".
    "L'evoluzione della mobilità è già in atto con una transizione energetica e digitale - evidenzia Vito Mauro, membro dell'Osservatorio Tecnico di supporto per le Smart Road del MIT - di cui vanno capite appieno opportunità e risorse. Resistere al cambiamento non è mai una strategia premiante: l'auto di domani, anche quella elettrica, non può essere osteggiata nemmeno da chi è più avanti negli anni perché serve curiosità e un pizzico di adattamento. La tecnologia è già oggi in grado di attenuare fortemente la piaga dell'incidentalità stradale che costa ogni anno oltre 3.150 vite umane". (ANSA).
   

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