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La benzina al self ritocca i massimi, 1,912 euro al litro

Benzina servito a 2,048 euro al litro

Redazione Ansa

 Il prezzo della benzina self service ritocca i massimi da sei mesi e sale a 1,912 euro al litro: secondo le elaborazioni di Staffetta sulla media dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy su circa 18mila impianti, la benzina self service si vende a 1,912 euro al litro (+4 millesimi, compagnie 1,918, pompe bianche 1,897), mentre il diesel self service raggiunge i 1,812 euro al litro (+3, compagnie 1,819, pompe bianche 1,796).
    Il prezzo della benzina servito sale a 2,048 euro al litro (+2, compagnie 2,092, pompe bianche 1,960), il diesel servito a 1,950 euro al litro (+1, compagnie 1,995, pompe bianche 1,861) , il Gpl servito a 0,715 euro al litro (invariato, compagnie 0,724, pompe bianche 0,705) e il metano servito a 1,323 euro al kg (-1, compagnie 1,342, pompe bianche 1,307). Il prezzo del Gnl è a 1,155 euro al kg (+3, compagnie 1,152 euro/kg, pompe bianche 1,157 euro/kg).
    Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,987 euro al litro (servito 2,246), gasolio self service 1,907 euro al litro (servito 2,172), Gpl 0,850 euro al litro, metano 1,472 euro al kg, Gnl 1,176 euro/kg. (ANSA).
   

Faib, 'con accisa mobile carburanti risparmi di 186 milioni'

 "Per fronteggiare gli effetti dell'aumento dei prezzi dei carburanti sul sistema economico dobbiamo tornare a parlare dell'accisa mobile, ovvero il meccanismo che consente di impiegare il maggior gettito Iva legato agli aumenti dei prezzi dei carburanti, per ridurre in modo dinamico le accise".
Così Giuseppe Sperduto, presidente di Faib, l'associazione che riunisce i gestori carburanti associati a Confesercenti.
"Il caro carburanti non incide solo sul pieno degli automobilisti, ma contribuisce ai rincari di alimentari e beni di consumo, a causa degli aumenti legati al trasporto della merce. Come abbiamo più volte detto e scritto - continua il presidente in una nota - i prezzi finali dei carburanti sono stabiliti dalle compagnie, non dai gestori, che non hanno alcuna responsabilità. Piuttosto si tratta di una conseguenza delle crescenti tensioni internazionali. Nella prima settimana di aprile, il prezzo industriale della benzina è risultato in aumento di 9 centesimi rispetto alla media di inizio anno, mentre quello del gasolio di 4 centesimi. In questo quadro, l'accisa mobile - conclude Sperduto - permetterebbe un risparmio per i consumatori di circa 186 milioni di euro (103 dalla benzina e 83 dal gasolio) in un mese. Una misura di equità che andrebbe a vantaggio di imprese e consumatori, perché permetterebbe di trattenere l'inflazione generata dal caro-carburanti e di spalmare i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti". 

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