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Ivass, prezzi Rc auto ancora in crescita a gennaio, +7,5%

Lieve frenata rispetto a dicembre

Redazione Ansa

Non si arresta la corsa dei prezzi dell'Rc auto, anche se con una leggera decelerazione e prezzi medi ancora sotto il livello pre-pandemico. E' quanto emerge dalla consueta indagine dell'Ivass, l'Autorità di vigilanza del comparto assicurativo, che fotografa la situazione a gennaio. Un quadro però di aumenti "ingiustificati", secondo i consumatori, che chiedono l'intervento dell'Antitrust. Il prezzo medio per i contratti sottoscritti a gennaio, evidenzia l'Ivass, è di 389 euro, in aumento in termini nominali del +7,5% su base annua, in lieve decelerazione rispetto al +7,9% di dicembre scorso. In termini reali, l'aumento è del +6,7%. "I prezzi medi sono ancora inferiori al periodo pre-pandemico", osserva l'Authority, ricordando che a gennaio 2019 le tariffe medie erano pari a 406 euro. Per quanto riguarda i dati su base territoriale le province registrano incrementi di prezzo compresi tra il +3,3% (Catanzaro) e il +10,0% (Alessandria). Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 250 euro, in aumento del 5% rispetto all'anno precedente. Inoltre per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l'incremento di prezzo è del 10,4%. Rincari del tutto immotivati e ingiustificati sostengono in coro le associazioni dei consumatori. "I rincari dell'Rc auto registrati a gennaio si traducono in una maggiore spesa da +27 euro a polizza rispetto alle tariffe medie dello stesso periodo del 2023", calcola Assoutenti, evidenziando come questi dati confermino "purtroppo le gravi anomalie del comparto assicurativo". "L'impennata delle tariffe Rc Auto determina una maxi-stangata da circa 877 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani", calcola il Codacons. "Pur rallentando rispetto al balzo del 7,9% di dicembre, si tratta di un rincaro lunare, ingiustificato e vergognoso che mira solo a rimpinguare i profitti", attacca l'Unione nazionale consumatori, che vuole vederci chiaro e chiede "all'Antitrust di accertare i motivi di questi incrementi anomali". Per i periti, però, gli aumenti hanno una spiegazione. "Le tariffe Rc auto aumentano anche a causa delle tante criticità relative ai metodi non consoni in ambito assicurativo circa l'accertamento dei danni alle autovetture", sostiene l'Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (Aiped): "le compagnie di assicurazioni - spiega - giustificano i rincari con i maggiori costi a loro carico dovuti a fenomeni di illegalità e truffe nel comparto assicurativo, con particolare riferimento all'accertamento dei danni da sinistro stradale".

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