Rubriche

Hamilton: Wolff, sorpreso da tempistica ma non porto rancore

Team principal Mercedes: 'un caffè a casa mia e ha detto Ferrari'

Redazione Ansa

 "Nessun rancore" verso Lewis Hamilton per una decisione sorprendente ma non del tutto inattesa, che Toto Wolff, team principal della Mercedes, paragona ad un "cigno nero" - l'evento imprevisto e a posteriori immaginabile, famoso per un saggio e associato al crollo di Wall Street nel 2008 - rifiutandosi però di considerarla alla stregua di un tradimento, e limitando piuttosto le critiche, alquanto blande, solo alla tempistica dell'inglese per comunicare il suo passaggio alla Ferrari. Il giorno dopo l'ufficializzazione dell'addio alla Mercedes del sette volte campione del mondom il n.1 della scuderia anglo-tedesca - in una lunga intervista in video-conferenza con i media britannici - ha assicurato di non serbare alcun risentimento verso Hamilton. Senza nascondere gli effetti choc di una decisione cosi' clamorosa.
"Avevo captato certe voci già da un paio di giorni, ma ho preferito parlarne direttamente con Lewis nel meeting organizzato da tempo a casa mia, ad Oxford - il racconto di Wolff -. Ho incontrato un amico che doveva prendere una decisione estremamente difficile su dove correre. In futuro riparleremo, se poteva essere fatta in maniera diversa, ma adesso non ho risentimenti". Anche perché l'inizio del mondiale è alle porte, e le priorità si accavallano. "Appena mi ha comunicato le sue intenzioni, la mia prima reazione è stata di senso pragmatico. Non ho cercato di fargli cambiare idea, ma ho subito pensato a come proteggere la squadra, e come far sì che i due piloti potessero lavorare in maniera efficace nei prossimi mesi".
Nessun risentimento, dunque, perché Wolff assicura di aver compreso le ragioni di Hamilton: "Lewis mi ha detto che aveva bisogno di cambiare, e lo posso capire. Siamo stati insieme 12 anni, non penso che ci sia mai stato un pilota così a lungo nella stessa scuderia". Nonostante il futuro porti Hamilton lontano dalla Mercedes, Wolff non dubita dell'integrità del pilota inglese. "Sono sempre stato trasparente nella gestione del team e non cambierà nulla nel 2024, e mi assicurerò che anche i piloti facciano altrettanto. Ogni anno ci sono ingegneri che cambiano scuderia, ma sono certo dell'onestà di Lewis: tutti daremo il massimo perché sia una stagione di successo, anche se non posso sapere se sapremo battere la Red Bull di Max (Verstappen). Su come gestire lo sviluppo dell'autovettura, viceversa, ne discuteremo nel corso della stagione".
L'ultima per Hamilton dopo 12 anni di successi. "Eravamo consapevoli che poteva succedere, l'anno scorso avevamo firmato un contratto breve di due soli anni, ed io non avevo mai trascurato questa eventualità. Per questo non mi ha sorpreso del tutto". A maggior ragione conoscendo il fascino irresistibile che sa ancora suscitare la scuderia di Maranello: "Ogni pilota sogna di vestirsi tutto rosso e guidare una vettura rossa. Ne abbiamo discusso tante volte in passato con Lewis, che sarebbe stato molto emozionante. Ma nel corso degli anni eravamo giunti alla conclusione che anche finire la carriera in Mercedes sarebbe stato qualcosa di cui essere orgogliosi". 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it