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Una scatola green per misurare le emissioni CO2 auto

Per non lasciare nessuno indietro e andare oltre le classi Euro

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 05 DIC - Superare la misurazione dell'impatto ambientale dell'automobile basato su classi Euro attraverso delle green box - versione ecologica per le auto delle più note scatole nere - in grado di rilevare le emissioni effettive di ogni singolo veicolo in base al comportamento del conducente. Questa l'idea alla base dell'E-Private Mobility Index, che nasce da una ricerca condotta dal The Urban Mobility Council (Tumc), il think tank nato nel 2022 su iniziativa del gruppo Unipol, in collaborazione con il Politecnico di Milano. I risultati della ricerca sono stati presentati a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo da Matteo Laterza, Ad di UnipolSai, e Sergio Savaresi, direttore del Dipartimento elettronica informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano, ospiti dell'europarlamentare Giuseppe Ferrandino (Iv).
    All'appuntamento sono intervenuti anche Maria Veronica Rossi (Lega), Massimiliano Salini (Fi), Patrizia Toia (Pd) e Dario Dubolino (direzione generale trasporti della Commissione europea). I risultati sperimentali, secondo le informazioni diffuse dal think tank, evidenziano che non tutte le auto Euro 4 sono da rottamare e non tutte le Euro 6 sono poi così virtuose.
    L'impatto ambientale dipende da come e quanto viene utilizzata l'automobile e il comportamento del conducente è determinante. L'analisi puntuale delle percorrenze nel solo contesto urbano condotta nell'ambito dell'indagine ha per esempio mostrato che un veicolo Euro 6 ad alte emissioni produce inquinanti fino a 10 volte di più di un veicolo Euro 4 a 'basse emissioni' "Oggi - si legge nella ricerca - siamo forzati a fare un upgrade della classe Euro, eppure l'impatto ambientale dipende moltissimo da come e quanto usiamo l'automobile". La ricerca propone quindi "un nuovo paradigma", capace "di misurare l'effettivo impatto ambientale di ciascuna autovettura" usando scatole nere che in questa particolare versione diventerebbero scatole green, ovvero verdi. Con l'obiettivo, conclude la nota dell'Urban mobility Council, "di non lasciare indietro nessuno, senza obbligare alla rottamazione di un'auto in ragione del suo motore purché i chilometri che percorre siano limitati e il suo stile di guida sia green". (ANSA).
   

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