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Scozia rivede divieto vendita diesel e benzina. Solo da 2032

Governo, ritardo infrastrutture e costo ricarica troppo elevato

Il segretario all'Energia e a Trasporti Michael Matheson

Redazione Ansa

A causa della lentezza nella costruzione della rete di ricarica del Paese e degli elevati costi per far funzionare un'auto elettrica, il Governo scozzese ha posticipato al 2032 la data in cui le nuove auto a benzina e diesel saranno vietate dalla vendita.
    Lo ha detto ai parlamento di Edimburgo il segretario all'Energia e a Trasporti Michael Matheson sottolineando - riferisce il quotidiano The Times - che che il precedente obiettivo del 2030 di eliminare gradualmente i veicoli a combustione non è considerato fattibile.
    Come è stato calcolato dal magazine Autocar, i costi medi di ricarica rapida delle auto elettriche stanno ora superando quelli di un pieno di benzina, con prezzi in aumento di oltre il 50% al corrispettivo di 0,80 euro per kWh in soli otto mesi.
    La decisione della Scozia fa parte di un nuovo documento di 194 pagine che delinea i piani di decarbonizzazione del Paese, che includono una spinta alle energie rinnovabili abbandonando progressivamente i combustibili fossili.
    La notizia, sottolinea Autocar, è in controtendenza rispetto al resto del Regno Unito, ancora fermamente concentrato sul divieto di vendita di nuove auto a combustione pura entro la fine del decennio. Entro il 2035 seguirà il divieto di vendere modelli plug-in e full hybrid.
   

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