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Incidenti, Cid perde valore se il contenuto è inverosimile

Cassazione, la dichiarazione deve essere compatibile con i danni

Incidenti, Cid perde valore se il contenuto è inverosimile

Redazione Ansa

Le descrizioni nel modulo di constatazione amichevole (Cid), compilate e firmate dagli automobilisti coinvolti in un incidente, costituiscono una dichiarazione confessoria da utilizzare eventualmente in sede giudiziale. Secondo la sentenza numero 3676 della Corte di Cassazione, che riprende una decisione del 2019, tali dichiarazioni perdono di valore nel caso siano inverosimili e incompatibili con i danni riportati dai veicoli coinvolti nel sinistro.
    Nel commentare gli effetti del principio espresso dagli Ermellini, gli esperti del periodico online All-In Giuridica della Seac chiariscono: "Ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo Cid deve ritenersi preclusa dall'esistenza di un'accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio".
    Nel caso in oggetto, sottoposto dapprima al Giudice di Pace di Verona e successivamente al Tribunale del capoluogo scaligero, sono state respinte le pretese risarcitorie avanzate nei confronti della compagnia assicuratrice di un camionista, nel frattempo deceduto, nonostante l'ammissione di colpa dello stesso contenuta secondo nel modulo Cid. Questi avrebbe urtato con il proprio mezzo pesante un'autovettura posteggiata nel cortile di casa, danneggiandola.
    Il perito di parte nominato dall'assicurazione aveva sottolineato l'incompatibilità dei danni con la descrizione sottoscritta nel Cid, incompatibilità che era stata accolta sia in primo sia in secondo grado di giudizio.
    Nel dettaglio delle considerazioni sul modulo Cid, gli Ermellini nella sentenza spiegano: "Quanto al valore confessorio della constatazione amichevole di incidente, che la ricorrente lamenta essere stato trascurato, è principio di diritto che 'ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo di constatazione amichevole d'incidente (il cosiddetto Cid) deve ritenersi preclusa dall'esistenza di un'accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio'. (Cass. 8451/ 2019). E tale incompatibilità è stata, come si è detto, accertata dal Ctu, cui il giudice di merito ha fatto riferimento".
   

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