(ANSA) - TORINO, 22 DIC - Esprimono "profondo sconcerto" le
associazioni di rappresentanza delle imprese italiane di
trasporto merci e passeggeri e la filiera industriale e
commerciale automotive "per la mancata previsione, nel testo del
Dl Milleproroghe appena approvato dal Consiglio dei Ministri,
della estensione dei termini di consegna dei beni strumentali
tradizionali, tra cui rientrano i veicoli utilizzati dalle
imprese che effettuano servizi di trasporto". Il rischio che
il settore automotive, a causa delle ben note problematiche di
rallentamento su tutte le principali catene di
approvvigionamento, shortage di chip, materie prime e
semi-lavorati, potesse non riuscire a rispettare le scadenze
previste dalla Legge di Bilancio 2021 - spiegano in una nota
Anav, Anfia, Anita, Federauto e Unatras - era stato con largo
anticipo comunicato al Governo, con la richiesta di concessione
di 6 mesi di proroga che nulla avrebbero impattato sui bilanci
dello Stato. Purtroppo, il grido d'allarme congiunto con i
clienti non ha sortito effetti e oggi le imprese di trasporto
rischiano di veder pregiudicato l'accesso a una delle principali
misure di sostegno agli investimenti degli ultimi anni, che, tra
l'altro, non sarà più operativa nel 2023. Al fine di tutelare
gli investimenti fatti dalle imprese italiane negli scorsi due
anni con non poche difficoltà, l'auspicio è che, oltre al
rinnovo del credito d'imposta riservato alle imprese del
Mezzogiorno previsto dal Ddl Bilancio 2023 in via d'approvazione
in questi giorni, si proceda in sede di conversione parlamentare
del Dl Milleproroghe ad estendere di sei mesi i termini di
consegna dei beni oggetto del credito d'imposta in scadenza il
31 dicembre 2022 (ANSA).
Manovra: filiera Auto, manca proroga termini consegna veicoli
Le imprese non potranno beneficiare di un credito d'imposta