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Corte Ue, nessun diritto a risarcimento per danni da smog

Chiarimento su richiesta salute da 21mln di cittadino francese

Redazione Ansa

I cittadini non possono ottenere risarcimenti individuali dalle autorità nazionali e locali responsabili dello sforamento dei limiti Ue degli inquinanti atmosferici. Questa è la situazione al momento, ha chiarito oggi la Corte di giustizia Ue. Ma la Commissione europea ha proposto di cambiare le regole e la possibilità di chiedere indennizzi per danni da smog potrebbe essere solo questione di tempo. La Corte Ue è intervenuta su un caso francese. Un cittadino residente nella Regione di Parigi aveva chiesto 21 milioni di euro di risarcimento alle autorità transalpine in quanto responsabili del peggioramento del suo stato di salute a causa dello smog. Impossibile secondo le attuali norme Ue, ha spiegato la Corte. Secondo la direttiva del 2008, i cittadini possono però ottenere dal giudice ingiunzioni e penalità. Il pronunciamento della Corte arriva in una fase in cui i ricorsi in tribunale sulla mancata applicazione delle norme europee sulla qualità dell'aria si moltiplicano. Bruxelles ha avviato procedure di infrazione contro 18 Stati membri, l'Italia ne subisce due. In Francia altre azioni legali sono in corso. Gli avvocati ambientalisti di ClientEarth assistono tre ricorsi, il primo presentato a settembre in Germania, il seconda a ottobre in Belgio e il terzo al Tribunale Civile di Torino. Solo quest'ultimo prevede il risarcimento danni. Una madre, Chiara, accusa le autorità regionali del peggioramento delle condizioni di salute di suo figlio. "Non ci importa niente dei soldi, e se anche li ottenessimo li devolveremmo alle associazioni per la difesa dell'ambiente - diceva in una nota diffusa il giorno della denuncia - ci importa del diritto dei bambini a respirare aria pulita". A oggi solo in un caso, in Polonia, è stato riconosciuto un risarcimento da 6.500 euro per danni morali. A fine ottobre la Commissione europea ha proposto di rendere più stringenti i limiti degli inquinanti atmosferici e di stabilire un diritto effettivo per le persone ad essere risarcite dalle autorità per danni alla salute causati dallo smog. Il dibattito è appena cominciato. "Pur condividendo il principio - ha spiegato il ministro della transizione ecologica Gilberto Pichetto Fratin intervenendo in Consiglio Ue martedì scorso - faremo le nostre valutazioni" perché "su materie come la qualità dell'aria, dove dimostrare il nesso causa ed effetto" tra smog e salute "è così complesso, l'introduzione di queste norme potrebbe bloccare l'attività amministrativa".

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