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A24-A25: Consiglio Stato conferma, gestione rimane ad Anas

Dopo revoca a Strada Parchi merito Tar Lazio il 21 settembre

Redazione Ansa

Le autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25 rimangono in gestione ad Anas: il Consiglio di Stato in seduta collegiale ha confermato l'annullamento della sospensiva del Tar del Lazio che aveva riportato il controllo nelle mani di Strada dei Parchi Spa, ex concessionaria, decretata dallo stesso Cds, ma con un pronunciamento di un giudice monocratico lo scorso 31 luglio.

La prossima puntata di questo serrato e duro contenzioso tra il privato e lo Stato che si è ripresa anticipatamente le due arterie, è fissata per il prossimo 20 settembre davanti al Tar del Lazio nella udienza di merito. Un braccio di ferro che ruota soprattutto intorno all'indennizzo di 2,5 miliardi di euro chiesto dall'ex concessionario. A presentare ricorso al Tar era stata Sdp, del gruppo industriale abruzzese Toto, che aveva impugnato la revoca in danno per gravi inadempienze, della concessione decisa dal Consiglio dei ministri con un decreto del 7 luglio scorso poi convertito in legge. Alla decisione si è opposto il Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibili (Mims), il Ministero della Economia e Finanze e l'Anas. Nella ordinanza resa nota oggi a seguito della udienza di ieri, i giudici amministrativi hanno dato priorità all'aspetto della sicurezza di ponti e viadotti, secondo lo Stato in pericolo statico, più che al rischio economico palesato dalla società e dallo stesso gruppo.

"Ritenuto - scrivono i giudici - pertanto che l'istanza cautelare presentata dal Mims e Mef, alle cui richieste ha aderito il Condacons, debba essere accolta, dovendosi richiamare la c.d. bilateralità del periculum (ex multis, Consiglio di Stato, sez. I, parere n. 1501/2018), ovvero la valutazione in sede cautelare non solo del danno paventato dal ricorrente, ma anche delle posizioni dell'amministrazione e della collettività intera, che sarebbe pregiudicata dalla sospensione dell'efficacia di un atto (la risoluzione della concessione autostradale vigente e il contestuale subentro di ANAS S.p.A. nella gestione dell'infrastruttura), la cui adozione si è rivelata necessaria al fine di tutelare la sicurezza della circolazione autostradale". Fonti interne a Sdp sottolineano che il pronunciamento era atteso ma la vicenda è ancora aperta ad ogni soluzione visto come lo stesso Consiglio di Stato evidenzi che le questioni di merito, tra cui i rilievi di costituzionalità del decreto di revoca e del rispetto del diritto comunitario considerato la concessione assegnata con una gara europea, saranno esaminate al Tar del Lazio nella udienza del 20 settembre prossimo".

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