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Incentivi auto, Unrae: bene Dpcm ma carenze frenano transizione

Pesa mancato prolungamento dei tempi per l'immatricolazione

Redazione Ansa

L'Unrae apprezza l'emanazione del Dpcm con il piano triennale degli incentivi, a lungo invocato dal mercato, ma in attesa dell'entrata in vigore del decreto e del via libera alla prenotazione online degli incentivi, segnala alcuni aspetti importanti trascurati dal provvedimento. "Il mancato prolungamento da 180 a 300 giorni dei termini per l'immatricolazione delle auto incentivate; la riduzione del limite di prezzo per usufruire degli incentivi che colpisce proprio le auto elettriche; l'esclusione di aziende e società di noleggio dai beneficiari: sono tutti aspetti che riducono l'efficacia del decreto sia nell'ottica di accelerazione del processo di transizione energetica del parco circolante, sia come sostegno al settore automotive, ormai al terzo anno di una gravissima crisi" spiega il direttore generale dell'Unrae Andrea Cardinali. Per le auto aziendali, Cardinali ribadisce la necessità di adeguare la detraibilità dell'Iva alle esigenze di decarbonizzazione del parco circolante, modulando le detrazioni in base al livello di emissioni di CO2: 100% per la fascia 0-20 g/Km; 80% per la fascia 21-60 g/Km; 50% per la fascia 61-135 g/Km. Sullo stesso fronte della transizione energetica, Cardinali chiede al Governo "un piano di sviluppo delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, non solo pubbliche, prevedendo detrazioni fiscali e più celeri processi burocratici di autorizzazione che ne accelerino l'installazione anche da parte dei privati, sia singoli consumatori che condomìni o imprese". 

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