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Francia, Consiglio Costituzionale approva 'malus' sul peso

Da gennaio 2022 oltre a CO2 sarà tassata massa oltre i 1.800 kg

Francia, Consiglio Costituzionale approva 'malus' sul peso

Redazione Ansa

Prosegue in Francia il cammino del nuovo meccanismo di tassazione aggiuntiva, oltre alla CO2 emessa, delle auto in base al peso deciso pochi giorni fa dalla Assemblea Nazionale. Dopo i dubbi espressi da circa 120 fra deputati e senatori, era stato chiesto un parere al Consiglio Costituzionale e ieri - riporta il periodico francese Auto Plus - anche i 'saggi' hanno approvato questo progetto. Tra i motivi del deferimento, sostenuto anche dal Consiglio Nazionale delle Professioni Automobilistiche (CNPA), c'era una possibile violazione della parità davanti alla legge dovuta al fatto che i veicoli tassati in base alla loro massa - per 10 euro al kg oltre 1.800 kg di peso in ordine di marcia - sarebbero essenzialmente d'importazione così come non convinceva l'assenza di criteri razionali in merito alle esenzioni previste per le auto elettriche e ibride plug-in.Ma il Consiglio ha precisato che ''Il legislatore ritiene che le autovetture più pesanti causino disturbi ambientali specifici'' mentre per ciò che riguarda le esenzioni, è stato ufficializzato che ''tale disparità di trattamento è giustificata dalla volontà del legislatore di non scoraggiare l'acquisto di veicoli la cui impronta ambientale complessiva è valutata inferiore''. Su un punto il Consiglio non si è ancora pronunciato, ciò il fatto che questo accumulo di tasse (peso e CO2) rappresenterebbe un potenziale ostacolo alla libertà di impresa in quanto renderebbe invendibili determinati veicoli già in carico nelle aziende.

L'imposta sul peso entrerà in vigore il 1 gennaio 2022 e la soglia massima non potrà superare il massimo della penale per le emissioni di CO2, cioè sommando tassa su CO2 e tassa sul peso non si andrà oltre i 40.000 nel 2022 e i 50.000 nel 2023. Il Governo sul tema sta studiando anche ulteriori provvedimenti. E' il caso di quello derivante dalle disparità di trattamento del malus sulla CO2. Questa tassazione penalizza evidentemente i modelli a benzina rispetto al diesel - una ammissione indiretta della loro migliore ecologicità - per cui questi ultimi stanno per essere esclusi in Francia dal sistema dei bonus di rottamazione.

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