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ASAPS, una lettera a Ministero Interno e ANCI

Associazione Amici Polizia Stradale per riforma Polizie Locali

ASAPS, una lettera a Ministero Interno e ANCI

Redazione Ansa

A seguito dell'Accordo Quadro stipulato tra il Ministero dell'Interno e ANCI per un maggiore impiego delle Polizie Locali nei servizi di prevenzione stradale e di infortunistica nelle città, come ASAPS, Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, ha scritto una lettera direttamente al Ministro Luciana Lamorgese per chiedere lumi sulle direzioni che il Ministero stesso vorrà percorrere in virtù dell'accordo sottoscritto. Se l'obiettivo è quello di realizzare una sicurezza integrata, come suggerisce anche il Decreto Minniti del 2017 - commentano da ASAPS - bisogna innanzitutto partire dall'organismo che dipende direttamente dal Ministro, ovvero la Polizia Stradale, i cui distaccamenti sulla viabilità statale sono stati smantellati o ridotti all'impotenza. Abbiamo assistito ad un drammatico evolversi dell'insicurezza e della mortalità stradale e contemporaneamente alla riduzione di organico della Specialità, all'abbassamento della soglia di specializzazione degli operatori ed alla problematica chiusura di distaccamenti sulla viabilità statale, contribuendo in tal senso a produrre un corto circuito del controllo con un numero inadeguato di operatori nei reparti sopravvissuti. Inoltre, dato l'intento positivo insito nell'Accordo di coinvolgere in modo strutturato le Polizie Locali nel contrasto al fenomeno dell'insicurezza stradale - a conferma di un ruolo fondamentale che le stesse già esplicano in questo settore - stupisce constatare che ancora oggi all'aumentare delle competenze e del numero di rilievi di sinistri (66,4% per le Polizie Locali, a fronte del 14,9% della Polizia Stradale e 18,6% dei Carabinieri) non sia stata corrisposta un'adeguata riforma dell'ordinamento delle Polizie Locali in Italia. Come è possibile coordinare nei medesimi servizi soggetti che risultano di gran lunga diversificati in termini giuridici, formativi, economici e previdenziali? E non solo. Ciò che manca e che - a parere nostro - può contribuire sia ad un innalzamento della professionalità che ad un proficuo coordinamento delle risorse riguarda il necessario ripristino del ruolo del Centro Addestramento Polizia Stradale di Cesena, divenuto nel tempo una mera struttura multi-funzioni per le Specialità e non più il reale centro di eccellenza formativa per l'addestramento specialistico nei servizi di polizia stradale che per decenni aveva ricevuto l'appellativo di Università del Diritto e della Circolazione Stradale. La possibilità di restituire il ruolo di primo piano alla Specialità della Polizia Stradale e di ridisegnare anche normativamente il profilo delle Polizie Locali associato ad un'opera di 'restauro' delle attività del Caps di Cesena testimonierebbe una coerenza strategica di fondo rispetto ad un allarme lanciato dallo stesso Ministero in merito al fenomeno della sicurezza stradale".

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