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Corte Giustizia Ue condanna Francia, supera i valori di NO2

Sanzione 11 milioni euro e 240mila giorno prima adozione misure

Corte Giustizia Ue condanna Francia, supera i valori di No2

Redazione Ansa

La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha condannato la Francia per la scarsa qualità della sua aria sottolineando che è stato superato ''in modo sistematico e persistente'' il limite di soglia del biossido di azoto (No2) dal 2010.

La decisione arriva al termine di un procedimento avviato dalla Ue nel maggio del 2018 contro diversi Paesi membri - oltre alla Francia, anche la Germania, la Gran Bretagna, l'Italia, il Lussemburgo, la Romania e l'Ungheria - nell'ambito di quella che era stata definita ''una azione di sostegno concreto agli attori nazionali, regionali o locali per migliorare la qualità dell'aria in Europa''.

La Ue aveva anche stabilito il rafforzamento delle misure di contrasto nei confronti di 7 Stati Membri accusati di aver violato le norme dell'Ue in materia di limiti di inquinamento e omologazione delle automobili. Le misure proposte a maggio dello scorso anno dalla Commissione si basavano su interventi riguardanti tre pilastri: gli standard di qualità dell'aria, gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni assieme agli standard per le principali fonti di inquinamento (compresi i veicoli a motore) e, infine, la produzione di energia e le industrie.

Ora la Francia rischia una sanzione fino a 11 milioni di euro e multe aggiuntive di almeno 240.000 euro per ogni giorno fino all'adozione delle misure. L'inquinamento per cui la Francia è stata condannata riguarda 24 zone, comprese le città di Parigi, Lione, Marsiglia, Nizza e Strasburgo, ma anche la valle dell'Arve, l'area di transito che unisce la Francia all'Italia attraverso il traforo del Monte Bianco, già regolamentata come Zona Ambientale dal 2017.

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