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L'Antitrust avvia un procedimento su Telepass

Società replica: "nessuna discriminazione" dei consumatori per conti correnti esteri

L'Antitrust avvia un procedimento su Telepass

Redazione Ansa

La società Telepass che opera nel settore della gestione, commercializzazione e riscossione dei sistemi di pagamento automatico del pedaggio autostradale è nel mirino dell'Antitrust. L'Autorità ha avviato un procedimento nei suoi confronti per verificare se la società del gruppo Atlantia abbia effettivamente violato la disciplina, di derivazione comunitaria, sulla "Iban discrimination", discriminando alcuni automobilisti che chiedevano di poter pagare i loro pedaggi attraverso la domiciliazione degli addebiti su conti correnti esteri.

Per la stessa violazione nei mesi scorsi l'Antitrust ha condannato gli operatori telefonici Vodafone e Wind al pagamento di una multa. Telepass, da parte sua nega di aver "mai adottato alcuna pratica di 'Iban discrimination'" e afferma che "diverse migliaia" di suoi clienti "risiedono e hanno conti correnti in Paesi europei al di fuori dell'Italia, e che Telepass è il principale sistema di tele-pedaggio attivo in 13 Paesi europei". Sempre secondo quanto riferito dalla società il procedimento avviato dall'Antitrust: "riguarda un numero limitatissimo di clienti con conti su banche estere, circa una decina di persone negli ultimi due anni su un totale di 6 milioni di utenti, per i quali non è stato possibile ottenere adeguate garanzie di riconoscimento" nell'ambito di operazione di identificazione dei nuovi clienti, operazione "delegata agli istituti bancari" presso i quali risiede il conto dove vengono addebitati i pedaggi.

"Tali pratiche di identificazione del titolare del contratto Telepass sono necessarie - spiega la società - per tutelare i consumatori, in Italia come all'estero, evitando che chiunque possa aprire contratti indicando in modo illecito Iban di terze persone" Ieri l'Autorità in collaborazione degli agenti del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza ha effettuato delle ispezioni presso gli uffici di Telepass. La Società da parte sua "ha messo a disposizione" degli utenti "un sistema alternativo sulla sezione in inglese del proprio sito, che permette ai clienti di sottoscrivere un contratto e quindi identificarsi tramite la propria carta di credito. Inoltre, fa sapere la società, si stanno sperimentando "modalità diversificate di auto-identificazione online da parte del cliente, come il 'selfie dinamico' oppure il 'penny-check', pratiche già in uso presso diverse piattaforme di pagamento americane e anglosassoni". In ogni caso Telepass si dice comunque pronta a valutare d'intesa con l'Autorità "ogni ulteriore utile iniziativa a tutela dei propri clienti e della sicurezza delle transazioni".

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