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Il Cdm approva il ddl delega di riforma del Codice della Strada

Più tutela per i ciclisti e sanzioni più severe

Il Cdm approva il ddl delega di riforma del Codice della Strada

Redazione Ansa

Sanzioni più severe per i comportamenti pericolosi alla guida, "anche nei confronti di conducenti minorenni"; misure per tutelare "l'utenza debole della strada", in particolare i ciclisti; revisione della disciplina sanzionatoria nel nome della semplificazione. Sono i punti principali del disegno di legge - approvato oggi dal Consiglio dei ministri - che delega al Governo la modifica del Codice della strada. Entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge il Governo dovrà adottare i relativi decreti legislativi. In queste settimane la commissione Trasporti della Camera sta svolgendo una serie di audizioni sulla modifica del Codice. "Il contributo normativo delle Camere - spiega il ministero dei Trasporti - è portatore di innovazioni puntuali e necessarie, laddove la delega punta, invece, a riformare in modo più organico e sistemico l'intero Cds. Non a caso, sarà fondamentale, in tal senso, anche la consultazione pubblica che il ministero avvierà a breve". Tra i punti in discussione alla commissione Trasporti c'è la possibilità di innalzare il limite di velocità su alcune autostrade. "E' un bisogno per molti automobilisti che noi intendiamo soddisfare", ha detto il presidente Alessandro Morelli (Lega). Contraria invece l'Asaps, l'Associazione sostenitori Polstrada, ascoltata oggi. Tornando al ddl, l'articolo 1 contiene i "principi e criteri direttivi" per la revisione del Codice della strada.

Tra questi la revisione delle sanzioni, "secondo principi di ragionevolezza, proporzionalità, effettività e non discriminazione, in particolare prevedendo la semplificazione dei procedimenti anche in relazione ai nuovi strumenti di controllo a distanza che consentono l'accertamento della violazione con contestazione differita". Saranno inasprite le sanzioni per comportamenti "particolarmente pericolosi e lesivi dell'incolumità e della sicurezza degli utenti della strada, dei minori e dell'utenza debole della strada". Previste inoltre misure per tutelare "l'utente debole della strada", specie i ciclisti, anche attraverso la definizione di "criteri per la progettazione e la costruzione di infrastrutture stradali e di arredi urbani finalizzati alla sicurezza degli utilizzatori di veicoli a due ruote e dei dispositivi per la mobilità personale", come segway, hoverboard e monopattini. Il testo detta infine la "semplificazione delle procedure che disciplinano la modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione, nella prospettiva della riduzione degli adempimenti richiesti all'utenza". Critica allo strumento della legge delega Conftrasporto-Confcommercio: "troppo tempo per rendere operative le norme". L'associazione sostiene in particolare l'urgenza di intervenire sui trasporti eccezionali.

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