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Semaforo verde per il 'light tuning'

Dal primo ottobre 'ok' a ruote di misura non a libretto

Semaforo verde per il 'light tuning'

Redazione Ansa

ROMA - Per gli automobilisti italiani appassionati di elaborazione, il primo ottobre 2015 rappresenta una data storica. Dopo anni di promesse e di attese entra finalmente in vigore il disposto dal Decreto Ministeriale n. 20 del gennaio 2013 che prevede l'omologazione obbligatoria delle ruote (cerchio più gomma) da montare in aftermarket. Una misura che ne garantirà la qualità ma che indirettamente apre la strada al cosiddetto ''light tuning''. Si potranno, infatti, montare sull'auto cerchi e gomme di dimensioni maggiori di quelle previste a libretto, senza dover richiedere il nulla osta della Casa costruttrice. Attenzione, però, non si potrà trasformare una Panda in una ''big foot'' con cerchi da 22'' come, per esempio, è ammesso in Germania. La normativa prevede che si possono montare cerchi e pneumatici di misura non previsti nella carta di circolazione della vettura nelle dimensioni comunque previste per un differente modello all'interno della medesima gamma. Così, per intendersi, chi possiede un'Alfa Romeo Mito 1.4 benzina da 70 Cv potrà sostituire le sue ruote standard da 15 pollici con le più aggressive 18 pollici, previste in opzione per la versione Quadrifoglio Verde. L'obbligo dell'omologazione delle ruote, previsto dal 2013, è stato in questo periodo sottoposto a deroga. L'applicazione delle nuove previsioni di legge, originariamente prevista a partire dal primo gennaio 2015, era stata prorogata fino al 30 settembre 2015 per permettere ai rivenditori, ai grossisti e agli stessi produttori di liberarsi delle scorte di magazzino.

Dal 1 ottobre 2015 possono essere venduti in Italia solo cerchi omologati secondo il DM 20 (omologazione NAD) o secondo il Regolamento europeo UN/ECE 124. Per Corrado Bergagna, Presidente di Assoruote, l'Associazione italiana produttori di ruote, si tratta di ''Un traguardo molto importante che ridisegnerà il mercato. Le aziende serie hanno sempre prodotto ruote sicure e di qualità, ma una regolamentazione che determina standard minimi per tutti tutela maggiormente la circolazione stradale e l'automobilista. L'adeguamento al Decreto ruote ha richiesto un grande impegno e molte risorse da parte dei produttori, soprattutto in una fase storica così segnata dalla crisi economica, ma era necessario normare il sistema ruota quale elemento essenziale per la sicurezza del veicolo''. Vale la pena di ricordare che il Decreto si applica alle ruote destinate alle auto (veicoli M1) e ai fuoristrada (M1G) destinati al trasporto persone, che abbiano almeno almeno 4 ruote e che possono ospitare un massimo di 8 posti a sedere, oltre al sedile del conducente.

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