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Auto abbandonato: come segnalarle e normativa

Le norme su quando un'auto si considera abbandonata e procedura per la segnalazione alle autorità

Rimozione auto abbandonata

Redazione Ansa

Di rottami che popolano le strade, purtroppo, ce ne sono parecchi. Ma quando si considera un’auto abbandonata? Oltre a disposizioni specifiche, come il decreto legislativo 209/2003, a definire le procedure per lo smaltimento e gli obblighi in capo ai proprietari, concorre anche il Testo Unico Ambientale. Ai sensi dell’articolo 183 del TUA, un veicolo fuori uso, il cui proprietario ha inteso disfarsene o abbia l’obbligo di disfarsene e debba essere destinato alla demolizione, costituisce non solo un’auto abbandonata ma un rifiuto. È tale, un mezzo che sia privo di targhe o in evidente stato di abbandono, anche nel caso in cui giaccia in aree private.


Come segnalarle
Concentriamoci sulle modalità di segnalazione dei veicoli abbandonati che si trovano su aree pubbliche. Il rinvenimento deve essere certificato da un organo di polizia stradale o anche dalla polizia municipale, alle quali il cittadino può segnalare la presenza del veicolo. Le condizioni che fanno presumere uno stato di abbandono del mezzo, sono direttamente legate alla mancanza della targa o di parti essenziali per l’utilizzo, così come allo stato di conservazione, nonché la durata dello stato di abbandono, quindi il persistere del mezzo nello stesso luogo.


La normativa
Una volta indicata alla forza di polizia la presenza del veicolo, la stessa effettuerà un accertamento per verificare che non si tratti di un mezzo rubato e proverà a risalire al proprietario. Verrà stilato un verbale di contestazione, notificato al proprietario del veicolo e successivamente si provvederà a conferire il mezzo in un centro di raccolta, provvisoriamente. Trascorsi i 60 giorni dalla notifica del verbale o dalla sua affissione nell’albo pretorio, senza che il proprietario sia intervenuto per reclamare il mezzo, si procederà d’ufficio alla cancellazione dal Pra e alla demolizione. In capo al proprietario restano delle sanzioni amministrative pecuniarie, che oscillano tra i 1.000 e i 5.000 euro per i veicoli e i motocicli in stato d’abbandono o demoliti senza che siano stati consegnati a un centro autorizzato.


Oltre ai mezzi per i quali si desume un chiaro stato d’abbandono e rinvenuti su aree pubbliche, aperte alla circolazione veicolare o pedonale, anche la sosta vietata per un tempo prolungato, cioè oltre 60 giorni, porta come effetto finale alla rottamazione del mezzo. Si procederà sempre anzitutto con il conferimento in centro di raccolta o custodia dopo l’accertamento del tempo trascorso nello stesso luogo in sosta vietata; successivamente verrà notificato al proprietario l’invito al ritiro del mezzo e lo stesso potrà rientrarne in possesso dopo aver pagato le spese del prelievo, quelle della custodia e quelle del procedimento. In assenza di tutto ciò, il mezzo sarà rottamato.
Nella definizione di veicolo abbandonato, rientrano i mezzi privi di targa e di parti essenziali, pensiamo ad esempio all’assenza del volante o dei sedili; è formalmente abbandonato, invece, un veicolo che resta parcheggiato per oltre 60 giorni nello stesso luogo, con indizi che facciano desumere lo stato di abbandono.

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