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Suzuki 2030, crescere con prodotti ricchi e a impatto zero

31,8 miliardi euro investiti in elettrico e nuovi eco-carburanti

Suzuki 2030, crescere con prodotti ricchi e a impatto zero

Redazione Ansa

Suzuki Motor Corporation ha fornito maggiori dettagli sulla sua strategia di crescita fino al 2030 che ha l'obiettivo di fornire "prodotti ricchi di valore" concentrandosi sul cliente e che si fonda sul principio di produzione Sho-Sho-Kei-Tan-Bi (più compatto, meno numeroso, più leggero, più contenuto, più ordinato), sul lean management che enfatizza la flessibilità, l'agilità e lo spirito di sfida e infine sul principio delle 'Tre realtà' che tralascia l'impraticabilità e si concentra sul luogo, sulla cosa e sulla situazione reali.
Suzuki, va ricordato, punta a raggiungere la neutralità di carbonio in Giappone e in Europa entro il 2050 e in India entro il 2070. Per questo continuerà a impegnarsi per raggiungere gli obiettivi prefissati relativi alla neutralità di carbonio per ogni regione, basandosi sulla volontà di ampliare le scelte dei suoi clienti e di fornire prodotti e servizi che soddisfino le esigenze di ciascun paese in cui sono presenti i prodotti Suzuki.
 Nell'ambito del piano prodotto già annunciato - e che comprende la versione elettrica del suv Jimny - Suzuki fornirà non solo modelli 100% a batteria, ma anche veicoli con motore a combustione interna a emissioni zero che utilizzano Cng, biogas e carburanti misti a etanolo, biogas e carburanti misti a etanolo.
Nei motocicli di piccola e media cilindrata, utilizzati per il trasporto quotidiano Suzuki introdurrà una motorizzazione EV nell'anno fiscale 2024. Verranno lanciati 8 modelli entro l'anno fiscale 2030 con una percentuale di versioni elettriche del 25%.
Per quanto riguarda le motociclette di grande cilindrata per il tempo libero, la Casa di Hamamatsu sta invece valutando l'adozione di carburanti a zero emissioni.
Anche nei motori fuoribordo di minori dimensioni, spesso utilizzati in laghi e fiumi, Suzuki introdurrà la soluzione elettrica entro l'anno fiscale 2024. E' previsto il lancio di 5 modelli entro l'anno fiscale 2030, con una percentuale di motori a batteria del 5%. Per i motori fuoribordo di grandi dimensioni, Suzuki sta valutando la possibilità di adottare carburanti a zero emissioni di CO2.
Un impegno, quello che punta alla neutralità di carbonio, che influirà sulle spese di ricerca e sviluppo e su quelle in conto capitale. Suzuki investirà 2.000 miliardi di Yen (14,1 miliardi di euro) in spese di R&S e 2.500 miliardi di Yen (17,7 miliardi di euro) in spese in conto capitale, per un totale di 4.500 miliardi di Yen (31,8 miliardi di euro) entro l'anno fiscale 2030.
Dei 4500 miliardi di Yen (31,8 miliardi di euro), 2 mila miliardi di Yen (14,1 miliardi di euro) saranno investimenti legati all'elettrificazione, di cui 500 miliardi di Yen (3,5 miliardi di euro) saranno investimenti legati alle batterie.
 La Casa di Hamamatsu prevede di investire 2.000 miliardi di yen (14,1 miliardi di euro) per le spese di ricerca e sviluppo in aree quali neutralità del carbonio, come l'elettrificazione e il biogas, nonché la guida autonoma. Si prevede di investire 2500 miliardi di yen (17,7 miliardi di euro) per spese in conto capitale in strutture tra cui la costruzione di un impianto di batterie per Bev e di impianti di energia rinnovabile.
Suzuki ha anche fornito le sue previsioni sulle vendite nell'anno fiscale 2022/2023 (com'è noto in Oriente si conteggia il periodo fine marzo - primo aprile dell'anno successivo). Le vendite nette consolidate 2022/2023 saranno pari a 4500 miliardi di yen (31,8 miliardi di euro), con un ritmo di crescita tale da superare l'obiettivo di 4.800 miliardi di yen (33,9 miliardi di euro) per l'anno fiscale 2025 stabilito nel piano di gestione a medio termine.
La Casa di Hamamatsu punta a crescere in linea con i Paesi emergenti, contribuendo anche alla loro crescita e ha l'obiettivo di raddoppiare il risultato delle vendite nette del 2021, pari a 3500 miliardi di Yen (24,7 miliardi di euro) di vendite nette fino a 7000 miliardi di yen (49,5 miliardi di euro) nell'anno fiscale 2030. .
   

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