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Utile record per Tesla, pronti ad affrontare sfide

Investe 3,6 miliardi in Nevada. Musk si difende in tribunale

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 25 GEN - Utile record per Tesla nel quarto trimestre. Dicendosi pronta ad affrontare le sfide legate all'incertezza economica, il colosso delle auto elettriche annuncia un balzo dell'utile del 59% negli ultimi tre mesi dell'anno a 3,7 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti. I ricavi sono saliti del 37% a 24,3 miliardi. "Siamo abituati alla sfide. Nel breve termine accelereremo la nostra roadmap per il taglio dei costi e spingeremo su un aumento dei tassi di produzione", afferma Tesla. Un aumento della produzione passa anche con il rafforzamento della presenza in Nevada, dove il colosso di Elon Musk intende investire 3,6 miliardi di dollari per ampliare il suo impianto vicino Reno in modo che produca su ampia scala i suoi camion elettrici, oltre a batterie per due milioni di vetture all'anno. L'annuncio arriva mentre Musk è impegnato a difendersi in tribunale sul tweet del 2018 relativo al delisting di Tesla, per il quale aveva dichiarato si essersi assicurato i fondi necessari. I risultati trimestrali potrebbero aiutare i titoli Tesla a Wall Street. Dopo il tonfo del 2022, quando è calata del 65% perdendo 675 miliardi di dollari, Tesla nelle ultime settimane è in rialzo grazie anche alla politica di taglio dei prezzi adottata in più mercati e con la quale è riuscita, almeno in parte, a rassicurare gli investitori e mettere sotto pressione le case automobilistiche rivali. A pesare su Tesla lo scorso anno è stata la crescente concorrenza e soprattutto l'acquisizione di Twitter da parte di Musk. Un'operazione che lo ha distratto dal colosso delle auto elettriche e lo ha esposto a innumerevoli critiche che hanno intaccato la sua immagine di visionario. Musk è impegnato a tempo pieno per il rilancio della società che cinguetta, scaricata da molti per le politiche cavalcate dal miliardario, fra le quali il perseguire la libertà di espressione a tutti i costi. Una fuga accompagnata dalla presa di distanza degli inserzionisti pubblicitari che, secondo alcune stime, nel mese di dicembre hanno speso per gli spot sulla piattaforma il 71% in meno. (ANSA).
   

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