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Per elettriche Stellantis qualità certificata Tüv Sud-Bytest

Oliva: "zero failure". A Torino assunzioni e investiti 3 milioni

Per elettriche Stellantis qualità certificata Tüv Sud-Bytest

Redazione Ansa

Qualità certificata e difetti di assemblaggio zero per inverter, generatori e componenti ad alto voltaggio delle proprie vetture elettriche e ibride plug-in prodotte in Italia, con questo obiettivo Stellantis e Tüv Sud-Bytest rafforzano una collaborazione nata nel 2017 e sviluppatasi nel 2021, di pari passo al successo della Fiat 500 elettrica. L'ampliamento dell'accordo comporterà per il ramo Tricolore della multinazionale tedesca, tra le leader al mondo nel campo della certificazione e dell'ispezione qualità, un investimento per la sede di Volpiano di 3 milioni di euro.
    Nella struttura piemontese, inoltre, saranno assunti una quindicina di nuovi tecnici specializzati che si affiancheranno ai 220 che già oggi si occupano, tra l'altro, di controllare e approvare turbine destinate all'industria energetica, serbatoi e parti elettriche per le due e quattro ruote, pezzi grezzi e lavorati per l'aeronautica, realizzati in vari materiali, fibra di carbonio compresa. Validazioni compiute attraverso un'ampia serie di test che includono scansioni con ultrasuoni, verifiche con liquidi e soluzioni chimiche, analisi al microscopio e ai raggi x.
    Proprio queste ultime, vere e proprie radiografie delle componenti dell'elettronica di potenza spedite a Torino dai fornitori internazionali di Stellantis, unite a controlli superficiali e ad altri esami, assicureranno il top della qualità agli elementi elettrici installati sulle vetture 'green' del gruppo.
    Un passo ulteriore verso l'eccellenza di prodotto, visivamente osservabile dall'automobilista semplicemente sollevando il cofano e riscontrando la presenza del bollino Tüv Sud-Ok, applicato dai certificatori dell'ente terzo.
    Sull'ampliamento della partnership Gennaro Oliva, managing director di Tuv Sud-Bytest, ramo del gruppo specializzato nei controlli non distruttivi (CND) e nelle prove di laboratorio su materiali metallici, puntualizza: "Stellantis ha deciso di affidare a noi il controllo di fine linea". Questo, appunto, comporta "per Tuv Sud-Bytest circa 3 milioni di euro di investimenti, anche in nuove attrezzature, l'assunzione di 10-15 persone in più".
    Si tratta di "un'opportunità. Sono prodotti nuovi che hanno necessità di controlli innovativi su cui il nostro gruppo ha investito e sta investendo pesantemente a livello mondiale". Nel dettaglio delle operazioni che saranno svolte a Volpiano, Oliva chiarisce: "Controlleremo unità di potenza quali inverter e le 'battery case' di vari modelli, sia elettrici sia plug-in.
    Utilizzeremo tecnologie radiografiche e ultrasonore che permettono di arrivare a "zero failure", aumentando ulteriormente la sicurezza di prodotti già di per se sicuri".

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