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Immatricolazioni auto: -0,8% in Italia a luglio

Perse 440.000 auto dal 2019 Scarso effetto degli incentivi

Redazione Ansa

Il mercato italiano dell'auto, dopo avere registrato cali a doppia cifra nei primi sei mesi dell'anno, frena a luglio la caduta, ma per il tredicesimo mese consecutivo chiude comunque con un segno negativo (-0,8%). Nei primi sette mesi dell'anno le immatricolazioni sono state complessivamente 783.856, con un crollo del 20,3% sul 2021 e del 35,8% sul 2019. Rispetto al periodo pre Covid sono state vendute 440.000 auto in meno. "La situazione per il mercato dell'auto è molto grave - commenta il Centro Studi Promotor - e l'effetto sulle vendite degli incentivi alla rottamazione varati il 6 aprile scorso finora decisamente modesto". Per il presidente dell'Anfia Paolo Scudieri "sarebbe opportuno estendere le misure di incentivazione anche alle partite Iva e al noleggio, che permetterebbero di dare un importante contributo alla diffusione della mobilità elettrica". Anche il presidente dell'Unrae Michele Crisci osserva che "l'inclusione delle persone giuridiche fra i beneficiari degli incentivi è indispensabile per rilanciare in maniera ampia ed efficace la transizione energetica in atto", Sull'andamento del mercato dell'auto, oltre alla pandemia pesano - spiega il Centro Studi Promotor - anche gli effetti della guerra in Ucraina e delle sanzioni nei confronti della Russia a cui si aggiungono la crisi nelle forniture di microchip e altri componenti essenziali per la produzione di auto, il ritorno dell'inflazione, la fine del denaro a costo zero o comunque molto contenuto per le imprese e ora anche la possibilità di politiche monetarie non più espansive. Il presidente Gian Primo Quagliano osserva che "il mercato dell'auto in Italia, ma anche in Europa, si trova stretto tra due emergenze: una crisi della domanda e una grave crisi anche dell'offerta, con un impatto sul settore molto pesante". Per i consumatori "i tempi di attesa per la consegna si sono molto dilatati e i prezzi effettivi praticati dai concessionari sono aumentati perché si sono decisamente ridimensionati gli sconti che in tempi normali potevano arrivare fino ad un 10% sul listino". In calo le vendite di Stellantis: 38.387 auto a luglio , il 3,6% in meno dello stesso mese del 2021, con la quota in calo dal 36% al 35%. Alfa Romeo chiude il mese con un incremento del 53,6%.Nei sette mesi il gruppo ha consegnato 292.572 vetture, riportando una flessione del 25,2% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, con la quota al 36,9% a fronte del 39,3%.

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