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Veicoli commerciali: Unrae, pesante calo aprile (-16,5%)

Crisci, incentivi per pochi e scarse infrastrutture

Redazione Ansa

 Nel mese di aprile il mercato dei veicoli commerciali leggeri ha registrato un pesante calo delle immatricolazioni, il peggiore dall'inizio dell'anno. I nuovi veicoli registrati nel mese, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche Unrae, sono ammontati a 14.190 unità, con una riduzione del 16,5% rispetto ad aprile 2021. Un calo in percentuale a doppia cifra per la prima volta quest'anno, che contribuisce a peggiorare il bilancio del primo quadrimestre, fermo a 58.180 immatricolazioni con una riduzione complessiva del 7,8%. La contrazione del mercato - spiega l'Unrae - è stata sicuramente agevolata dall'attesa degli incentivi che, a distanza di tre mesi dall'annuncio da parte del Governo, non sono ancora fruibili per la mancata pubblicazione del provvedimento. Inoltre, c'è ancora incertezza sulle tipologie di aziende che potranno usufruirne e c'è il rischio che la platea dei possibili beneficiari risulti alquanto ristretta. "Le immatricolazioni di aprile riflettono gli ordinativi raccolti nei mesi scorsi, e quindi scontano pesantemente l'attesa degli incentivi, che fino all'adozione del Dpcm il 6 aprile scorso si auspicavano di respiro molto più ampio. Vogliamo sperare che alla pubblicazione del decreto, con un pesante e nocivo ritardo, segua presto l'ampliamento delle categorie di beneficiari dei bonus, tramite ulteriori provvedimenti", afferma il presidente dell'Unrae, Michele Crisci. "Limitare gli incentivi ai soli veicoli elettrici - aggiunge - ed escludere, anche a fronte di rottamazione, i mezzi a combustione tradizionale che sono il 98,5% del totale, significa non solo ridurre le potenzialità del mercato, ma soprattutto ritardare il rinnovo del parco circolante di questo importante comparto, tra i più vecchi d'Europa; con il ritmo attuale ci vorranno ancora 22 anni per sostituirlo interamente. Apprezziamo il varo degli incentivi, ma è fondamentale che si predisponga una solida rete infrastrutturale, anche attraverso sgravi fiscali per l'installazione da parte dei privati, altrimenti il mercato dei veicoli a zero emissioni stenterà a decollare verso i livelli richiesti dai programmi di transizione energetica".

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