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Renault valuta riequilibrio dell'alleanza con Nissan

Guerra Ucraina pesa su trimestre. Capital Market in autunno

Redazione Ansa

Un riequilibrio dell'assefranco-giapponese di Renault per accelerare sull'auto elettrica. E' il progetto allo studio del Gruppo di Boulogne-Billancourt (Parigi) che potrebbe ridurre la propria quota del 43% in Nissan, avvicinandola al 15% che Tokyo ha in Renault. Uno schema di partecipazioni incrociate, riportato da indiscrezioni pubblicate dall'Agenzia Bloomberg, sancito dall'alleanza avviata nel 1999 dall'allora amministratore delegato Carlos Ghosn che è stato oggetto di un mandato di cattura internazionale da parte dell'Autorità giudiziaria di Parigi. Una partnership industriale e finanziaria che si è evoluta nel tempo e che ha portato i due marchi sul podio della classifica mondiale dei costruttori dietro a Volkswagen e Toyota. Tra i possibili compratori delle quote in Nissan il gruppo cinese Geely, già partner di Renault in Corea del Sud. Già lo scorso febbraio Parigi aveva annunciato il progetto di separare la divisione auto elettriche, da mantenere in Francia, da quella delle auto termiche, da portare all'estero, di cui Nissan potrebbe prendere una quota. Nel frattempo il Gruppo ha annunciato i conti trimestrali, con un fatturato in calo del 2,7% a 9,7 miliardi di euro, in un "contesto difficile" a causa della crisi dei semiconduttori e della guerra in Ucraina. In totale Renault ha venduto 552 mila veicoli, il 17,1% in meno rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. Al netto della partecipazione in Auvtovaz e delle attività del marchio francese Russia, il fatturato del Gruppo ammonta a 8,9 miliardi di euro, in calo dell'1,1% e il fatturato della divisione auto, esclusi i veicoli commerciali, è stato di 8,1 miliardi di euro, in calo dell'1,0%. Renault conferma le proprie prospettive finanziarie annunciate lo scorso 23 marzo e presenterà, in occasione di un Capital Market Day in autunno, un aggiornamento degli obiettivi finanziari e della strategia. Tra le novità che saranno annunciate in quel giorno ci sarà anche lo scorporo tra auto elettrica auto termica. Lo ha confermato non più tardi di martedì scorso lo stesso amministratore delegato Luca De Meo. Ricevendo a Parigi il premio Uomo dell'Anno, il Manager ha parlato di progetto "allo studio", spiegando che "una decisione sarà presa in autunno e presentata agli investitori nel corso del Capital Market Day". Secondo De Meo il progetto di scindere le attività elettriche "potrebbe significare una quotazione in borsa a parte".

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