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Nissan: rivede al rialzo stime utili annuali a 1,38 mld euro

Miglioramento margini su vendite nonostante carenza chips

Redazione Ansa

Nissan rivede al rialzo, triplicandole, le stime sui profitti per l'anno in corso, grazie alla svalutazione dello yen, e malgrado la carenza dei semiconduttori - che costringerà la casa auto a produrre di gran lunga meno veicoli. Da qui al 31 marzo, quando in Giappone si conclude l'esercizio fiscale, gli utili si dovrebbero assestare a 180 miliardi di yen, l'equivalente di 1,38 miliardi di euro, rispetto ai 60 miliardi di yen previsti; mentre l'output di auto a livello globale raggiungerà i 3,8 milioni di vetture, 600mila in meno dal piano iniziale, al pari delle principali case concorrenti. Il terzo costruttore auto giapponese per volume di produzione punta a tornare alla redditività dopo due anni di perdite grazie al miglioramento dei margini sulle vendite che controbilanciano la riduzione del fatturato, come ha spiegato il COO del gruppo, Ashwani Gupta: "L'impatto sull'intero settore provocato dall'insufficienza dei chips è stato in gran parte sottovalutato, ma siamo riusciti a concentrarsi sui margini di guadagno rispetto ai volumi di vendita, con riflessi positivi sull'utile e il risultato operativo". Per l'intero anno Nissan si aspetta un andamento favorevole dello yen sul dollaro, a quota 110 rispetto a 108, ma si dice meno ottimista sul rialzo attuale delle materie prime. La revisione in positivo riflette anche l'eliminazione degli incentivi sulle vendite, il restringimento della linea dei modelli, e introiti per 76 miliardi di yen (650 milioni di euro) dalla cessione dell'intera quota che possedeva nella tedesca Daimler. Tra i costruttori auto nipponici anche Toyota e Honda hanno annunciato un taglio della produzione a causa della carenza di chips, rispettivamente di 260.000 e 460.000 veicoli per l'anno fiscale 2021.

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