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Toyota: stima utili al rialzo nonostante tagli produzione

Svalutazione yen controbilancia emergenza Covid e carenza chips

Redazione Ansa

La Toyota rivede al rialzo le stime sui profitti per l'anno fiscale in corso grazie alla svalutazione dello yen, che è riuscita a controbilanciare la carenza dei semiconduttori nel settore automotive. In base alle nuove stime l'utile si assesterà a 2.490 miliardi di yen, poco più di 19 miliardi di euro, rispetto ai 2.300 miliardi di yen delle previsioni precedenti. Nonostante le criticità della pandemia da Covid - che ha causato disfunzioni alla logistica nei paesi del Sudest asiatico - e l'insufficienza di chip che ha riguardato l'intero comparto delle quattro ruote, Toyota ha fatto segnare utili record negli ultimi sei mesi a 1.540 miliardi di yen, più che triplicando il risultato operativo a 1.750 miliardi, e con un fatturato in crescita del 36%. Il direttore finanziario Kenta Kon ha spiegato che le previsioni sono in linea con il progressivo indebolimento dello yen, un fattore che incrementa il valore dei profitti all'estero una volta rimpatriati: "Abbiamo rivisto al rialzo le stime, ma senza la svalutazione dello yen avremmo avuto l'effetto contrario a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime", ha spiegato Kon ai media. Per l'esercizio fiscale che termina al 31 marzo la Toyota è stata costretta a ridurre i target sulla produzione globale a 10,29 milioni di veicoli, dai 10,55 milioni, a fronte della chiusura temporanea degli stabilimenti in Vietnam e Tailandia, per via dell'emergenza sanitaria e l'insufficienza delle piastrine di silicio: dinamiche queste che hanno frenato l'output nonostante la ripresa della domanda nei principali mercati di riferimento, tra cui Cina e Stati Uniti. 

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