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Vw: ceo Diess ai deipendenti, prossima Golf non sia di Tesla

Consiglio fabbrica, serve strategia rifornimenti semiconduttori

Redazione Ansa

Wolfsburg deve diventare "la puntadi diamante" della trasformazione di Volkswagen. È quello che ha detto oggi il ceo Herbert Diess, intervenendo al consiglio di fabbrica, davanti a migliaia di dipendenti, in un momento di forte tensione per il colosso dell'auto tedesca. Nei giorni scorsi, il top manager aveva paventato un taglio di 30 mila posti, facendo sollevare il Betriebsrat (come si chiama in tedesco il consiglio di fabbrica), e la sua leader Daniela Cavallo, che ieri, accusandolo di affermare "cose senza senso", ha scandito: "alla Volkswagen non c'è a bordo un dipendente di troppo. Con noi non possono trattare". Nel discorso di oggi Diess ha sottolineato che non si possa non tener conto della concorrenza: "la prossima Golf non deve essere della Tesla e non deve venire dalla Cina!", ha detto aggiungendo: "i posti di lavoro di oggi in 10 20 anni diventeranno di sicuro di meno, soprattutto nell'amministrazione, ma anche nella produzione". In compenso, l'aggiunta, ce ne saranno di nuovi. "Io vorrei che i vostri figli e i vostri nipoti potessero contare anche in futuro in un posto sicuro alla Volkswagen". La Cavallo, dal canto suo, in un'intervista alla NTV, ha rilanciato le accuse rivolte ieri in un attacco pubblico a Diess (che per Handelsblatt non avrebbe più la maggioranza al consiglio di sorveglianza): "quello che serve è una strategia per capire dove risiedono i problemi che ostacolano gli approvvigionamenti di semiconduttori". 

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