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AsConAuto: Rete del mercato post-vendita attrezzata anche per l'elettrico

Scarabel: 'Necessario svecchiare il parco circolante, pronti a fare la nostra parte'

Roberto Scarabel, vicepresidente vicario di AsConAuto

Redazione Ansa

La mobilità del futuro è già arrivata, anche per le sollecitazioni create dalla pandemia nell’accelerare la rivoluzione avviata nel mercato automotive. La casa può diventare un elemento centrale anche per rifornire l’auto elettrica: abitazione e batteria della autovettura, infatti, sono in dialogo diretto tanto da trasmettere energia, l’una all’altra, al bisogno. Questo sistema si sta affermando in tutto il mondo e necessita di alcuni accorgimenti tecnici, semplici ma specializzati. Risposte diverse e professionali sono quelle che il mercato automotive deve fornire a una clientela incerta, a volte confusa e disorientata, di fronte alle molte proposte nuove di offerte anche allettanti ma nella costante ricerca di qualità e di sicurezza da parte di chi interviene sul proprio automezzo.

Successivamente all’intervento a Klimamobility Congress 2021, Roberto Scarabel, vicepresidente vicario di AsConAuto osserva come il sistema, messo a punto negli anni dal progetto dell'Associazione a favore del ricambio originale possa aiutare anche questo passaggio.

“La rete dell’Associazione è diffusa in modo capillare sul territorio e sostiene non soltanto la distribuzione e l’uso del ricambio originale ma anche la preparazione e la professionalità degli addetti tramite iniziative di AsConAuto Academy per l’aggiornamento e per la formazione professionale, indirizzate anche alle nuove tematiche del veicolo elettrico. Da tempo, abbiamo predisposto aggiornamenti costanti e specialistici anche su queste dinamiche nella nostra articolata offerta a catalogo di corsi, realizzati ad hoc da AsConAuto Academy. Il ricambio originale è percepito sempre di più dal cliente come un elemento che aggiunge sicurezza per l’automobilista italiano”.

“Il 2020 - prosegue Scarabel - è stato drammatico anche per il nostro settore, tra crollo delle immatricolazioni e la nostra filiera ridotta in condizioni difficilissime. Dall’inizio della nostra attività in comune nella nostra Associazione abbiamo destinato molte energie e risorse alla innovazione, ottimizzazione e alla digitalizzazione dei processi. Il percorso di sviluppo del nostro progetto comune ha portato innovazione e valore, anche attraverso l’adozione delle nuove tecnologie rese disponibili da Internet e dalla rapida diffusione nel nostro Paese nell’uso di social e smartphone con i conseguenti mutamenti di consumo. Il parco circolante di oltre 37 milioni di veicoli, con anzianità media di oltre 13 anni, impone di favorire un rapido ricambio dei mezzi in circolazione, dei quali oltre il 33% è Euro 0/1/2/3. È indispensabile svecchiare i parchi auto dei Concessionari Italiani, che sono pieni di automezzi aziendali nuovi e usati Euro 4/5/6 e tali da potere venire incontro anche alla possibilità di spesa dei clienti".

Per quanto riguarda l'elettrico, "malgrado l'impennata dello scorso anno che ha fatto toccare al nostro Paese la percentuale del 2 per cento per quanto riguarda il veicolo elettrico, il nostro acquirente resta sovente perplesso e alla ricerca d’informazioni da fonti accreditate di fronte all’acquisto di un automezzo elettrico, anche in relazione alla difficoltà di reperire sul territorio colonnine di ricarica. Anche per queste difficoltà il freno a mano risulta tirato per l’auto elettrica tra i consumatori italiani, che soltanto nel 37 % dei casi prenderebbero in considerazione l’acquisto di un automezzo elettrico. Guardiamo al futuro per ripartire in uno spirito costruttivo anche grazie alla recente introduzione di nuove misure di sostegno al rinnovo del parco circolante: misure richieste con forza in un’azione comune dalle Associazioni del settore automotive: Federauto, Anfia e Unrae.  La nostra rete intende continuare a fare la propria parte. Malgrado gli associati AsConAuto, rivenditori e officine, abbiano risentito del peso economico del blocco, sono però stati in grado di dare risposte qualificate anche per quanto riguarda l’auto elettrica e le varie problematiche che coinvolge”.

Il mercato del post-vendita in Italia vale oltre 30 miliardi di euro ed è presidiato sul territorio da circa 35.000 aziende tra riparatori, carrozzerie e gommisti. In oltre 7 casi su 10 le imprese sono affiliate a network per il reperimento di informazioni tecniche, formazione, ricambi e attività di marketing. 

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