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Geely, tecnologie E-Motive Hybrid allungano vita ai termici

Unendo queste innovazioni al metanolo meno CO2 delle elettriche

Redazione Ansa

Il passaggio attraverso l'elettrico - afferma il colosso cinese Geely a cui fanno capo Volvo, Lotus, Lynk&Co, Proton, Polestar e che è il primo azionista della Mercedes - è sempre stato l'obiettivo primario per arrivare alla mobilità ad emissioni zero. E i modelli ibridi e ibridi plug-in erano visti come una soluzione di passaggio' per introdurre l'abitudine all'elettrificazione prima di passare ai veicoli elettrici puri.
    Ma cosa accadrebbe, si chiede provocatoriamente Geely, se gli ibridi non fossero solo un momento di passaggio per colmare il gap tra termico ed elettrico e potessero invece diventare dei super ibridi in grado di risolvere il problema del taglio totale (o quasi) delle emissioni? La risposta potrebbe venire da Lynk & Co che, nell'ambito del Gruppo, è la marca dedicata alle soluzioni di mobilità da 'affittare' mensilmente - 550 euro/mese in Italia - e che quindi si indirizza ad una utenza più evoluta e meno legata al passato.
    Sviluppate sulla piattaforma NordThor Intelligent Hybrid, stanno per debuttare in ambito Lynk&Co le nuove tecnologie E-Motive Hybrid, che utilizzano una combinazione di motore termico ad elevata efficienza termica, un'unità elettrica ad alte prestazioni una trasmissione ibrida dedicata e una gamma di batterie ad alte prestazioni da dimensionare in base ai requisiti dell'utente.
    Le nuove tecnologie E-Motive Hybrid possono essere utilizzate - ricorda Geely - per schemi Hev oppure Phev, ed hanno come punto di partenza un motore termico 1.5T accoppiato ad un'unità elettrica posteriore da 150 kW, una soluzione che permette di guidare queste auto come delle trazioni anteriori o come delle 4x4. Cuore del sistema è la Dedicated Hybrid Transmission (DHT) a tre velocità che fornisce una coppia maggiore da fermo o quando necessario durante i sorpassi a velocità comprese fra 80 e 120 km/h.
    Con velocità superiore a 20 km/h, il DHT consente l'utilizzo ibrido parallelo sfruttando sia la potenza sia del motore che quella della batteria, mentre sotto ai 20 km/h l'auto viaggia con pura energia elettrica per ridurre al minimo consumo di carburante ed emissioni di carbonio.
    I risultati sono al momento incoraggianti, perché - grazie alla elevata efficienza ottenuta dalla gestione elettronica del sistema - la versione ibrida può ottenere un consumo WLTP di 4,5 litri/100 km e quella plug-in può raggiungere una omologazione WLTP di 5,1 litri/ 100 km.
    Ma per avvicinarsi alla neutralità dell'impronta di CO2 Geely sta investendo i ricerche e sviluppo dei motori termici alimentati a metanolo che possono consentire una riduzione del 70% delle emissioni rispetto alla benzina. E unendo il lavoro portato avanti per Lynk&Co con quello per il brand principale (una Emgrand a matanolo durante i test invernali in Islanda ha emesso 46 g/km di CO2) la strada per arrivare ai super ibridi sembra non essere più così lunga.   

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