Rubriche

Hyundai Urban Air Mobility, sarà una realtà già nel 2028

Robotaxi volanti saranno parte integrante dell'ecosistema urbano

Redazione Ansa

Dalla fantasia alla realtà: bruciando le tappe Hyundai Motor Group sta trasformando in una rivoluzionaria opportunità il 'sogno' di muoversi nelle aeree urbane volando sopra al traffico. Lo svela il nono episodio del podcast quindicinale 'Are We There Yet?' che - come bene spiega il titolo - How we're making urban air mobility a reality (Come stiamo rendendo la mobilità aerea urbana una realtà) in cui Pamela Cohn, global chief operating officer della divisione Urban Air Mobility di Hyundai Motor Group racconta che la mobilità aerea urbana verrà implementata prima di quanto si possano aspettare.
Cohn descrive come potrà avvenire un viaggio da A a B all'interno di un sistema di Urban Air Mobility (UAM). Prima da casa o dall'ufficio fino a un hub specifico UAM, una sorta di parcheggio per i taxi aerei, utilizzando un veicolo stradale e poi il tratto in volo verso un altro hub (più vicino possibile alla destinazione finale) su un veicolo volante. Infine lo spostamento fino a B con un'auto in sharing, un taxi o un qualsiasi mezzo convenzionale. Ciò che è davvero rivoluzionario - spiega la Cohn - "non è il tratto in volo quanto piuttosto la tecnologia innovativa che c'è dietro la mobilità aerea che la renderà sostenibile, pulita e silenziosa".
Hyundai lavora a veicoli UAM che dovranno essere 'puliti' da ogni punto di vista. "La sostenibilità è uno dei capisaldi di ciò che stiamo facendo in questo momento nella divisione UAM - spiega Cohn - guardando i mezzi che svilupperemo, si tratterà quindi di velivoli a decollo e atterraggio verticale a emissioni zero, alimentati a batteria nella fase iniziale e, in futuro, a idrogeno".
L'ingresso di Hyundai e della sua divisione Urban Air Mobility avverrà con le sue infrastrutture UAM nel 2028, guadagnando slancio nel successivo decennio. Per arrivare a quel punto il Gruppo coreano ha bisogno di collaborare con una varietà di stakeholder, oltre che per ottenere l'accettazione e la fiducia del pubblico, anche per raccogliere il sostegno dei responsabili politici e delle autorità a livello locale, statale e federale.
Il tutto sviluppando partnership con aziende affermate e start-up nell'ecosistema.
Le infrastrutture UAM di Hyundai avranno somiglianze ma non saranno uniformi in tutto il mondo. Cohn spiega come queste infrastrutture varieranno a seconda dei luoghi: "Il sistema UAM avrà un aspetto diverso nei differenti mercati in tutto il mondo, anche a seconda del traffico e delle tecnologie alternative disponibili. Dal decongestionamento del lentissimo traffico di Tokyo fino a semplificare i tragitti giornalieri a Los Angeles o ancora all'affrontare l'espansione urbana a Berlino o Parigi". Il nono episodio di Are We There Yet? - prodotto da Fresh Air Production - di Hyundai è disponibile su Spotify, Apple, Google, Podcasts, Stitcher, Acast e altre piattaforme di streaming podcast.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it