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Ducati: Domenicali, 2015 sarà primo anno oltre 50mila moto

"Entreremo in due nuovi segmenti di mercato"

Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati

Redazione Ansa

FRANCOFORTE - Una Ducati Monster 1200 R rossa si trova sotto i riflettori dello stand Audi al Salone di Francoforte, dove la Casa di Borgo Panigale ha scelto di presentare la 'naked' più potente della sua storia. Ed è proprio da lei che inizia il discorso di Claudio Domenicali, ad di Ducati, durante la tavola rotonda tenuta con la stampa internazionale ''Questa moto è molto importante per noi - ha spiegato Domenicali - perché mostra la volontà di continuare a investire nel futuro dell'azienda e perché fa parte della più grande offensiva in termini di prodotto che abbiamo mai lanciato''. Il 16 novembre, infatti, esattamente un giorno prima dell'apertura dell'EICMA, Ducati presenterà le nuove motociclette per il 2016. Si tratta complessivamente di nove prodotti, considerando anche la Monster R, tra cui ci saranno due novità, la prima totalmente inedita, mentre la seconda sarà una derivazione di una moto già esistente. In ogni caso, con entrambe Ducati entrerà in segmenti dove attualmente non è presente e questa sarà la sfida maggiore per il 2016.

Ma se il 2016 sarà l'anno delle nuove moto, il 2015 si chiuderà per la prima volta con il superamento del traguardo delle 50.000 moto vendute, dopo che i primi sei mesi dell'anno hanno visto una crescita del 22% con 32.600 consegne. Si tratta del miglior risultato di sempre per Ducati e in parte è dovuto all'ottimo inizio della Scrambler, che è stata venduta in oltre novecento esemplari. ''Il nostro obiettivo principale non è aumentare i volumi - ha precisato Domenicali - ma dare ai nostri clienti le moto che vogliono. L'aumento delle vendite è solo una conseguenza della buona accoglienza dei nostri prodotti''. Allo stesso tempo, Ducati continuerà a investire per allargare la propria gamma prodotti e per essere presenti in nuovi mercati, come Brasile e India dove l'azienda è presente ufficialmente da pochi mesi. In Cina, invece, dall'inizio del 2016, tutte le operazioni relative all'importazione delle motociclette, degli accessori, dei ricambi e dell'abbigliamento, saranno curate da Audi China.

Rispetto al futuro di Ducati, infine, Domenicali ha dichiarato che non ci sono progetti per un nuovo motore a 4 cilindri e che l'ibridazione delle motociclette sarà un processo che coinvolgerà la parte alta del mercato ma non prima di quattro o cinque anni ''Il problema maggiore - ha precisato Domenicali - è il costo delle batterie, che dovrà necessariamente scendere. In ogni caso credo che ogni Costruttore avrà una visione differente''. Ad ogni modo, saranno sempre i 'ducatisti' a dettare le scelte future di Borgo Panigale ''I nostri clienti sono molto appassionati e apprezzano le versioni speciali - ha concluso Domenicali - per noi la cosa più importante è dare ai nostri fan i prodotti che preferiscono''.


(di Alessandro Vai)

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