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Aprilia RSV4 e Tuono1100, nate a Noale e figlie del vento

La RSV4 raggiunge i 201 CV e la tuono ha 121 Nm di coppia

Redazione Ansa

(di Alessandro Vai)

MISANO ADRIATICO (RIMINI) - Quando si produce la moto sportiva che ha dominato l'ultimo quinquennio del Mondiale Superbike, cioè il massimo campionato esistente per motociclette derivate dalla produzione di serie, il modello 'stradale' deve essere quanto mai all'altezza. Il discorso diventa ancora più serio nel caso dell'Aprilia, perché la RSV4 ha sempre conquistato gli appassionati e migliorarsi quando si è già prossimi al massimo è esercizio difficile. Per questo nella nuova SBK 'made in Noale' è stato riversato tutto il meglio della tecnologia del Gruppo Piaggio, attingendo a piene mani dal mondo delle corse. Poi c'è la Tuono V4 1100, ovvero la versione meno 'pistaiola' della RSV4 ma che, di fatto, ha prestazioni sono leggermente inferiori, a fronte di una guidabilità più sfruttabile fuori dai circuiti. Insieme formano quella che Aprilia definisce 'V4 family' e in effetti i punti di contatto tra le due sono davvero tanti; entrambe sono già disponibili, la RSV4 costa 18.300 euro e la Tuono 15.350, prezzi che salgono a 21.590 euro e 17.450 euro per le versioni RF e Factory, cioè quelle con componenti più pregiati. Iniziamo con la prova su strada della Tuono arrampicandoci lungo le colline intorno al Misano World Circuit, attraversando paesini e incontrando diversi tipi di fondo stradale, tutti purtroppo accomunati da uno scarso stato di manutenzione. Tuttavia, proprio affrontando le sconnessioni si apprezza il nuovo 'set up' delle sospensioni, molto più confortevole che in passato. La Tuono non spacca più la schiena e pure l'ergonomia è migliorata, con una triangolazione sella-pedane-manubrio nettamente più confortevole. Poi c'è il pezzo forte, cioè il motore, che ha guadagnato una manciata di centimetri cubici, salendo a 1077 cc ma guadagnando un'erogazione di coppia che su strada si apprezza moltissimo. Ci sono 175 CV a 11.000 giri e 121 Nm a 9.000 giri, ma è nel confronto con il vecchio propulsore che il nuovo fa scintille: a 8.000 giri i cavalli sono venti in più. Per il resto c'è poco da dire, la maxi-naked di Noale è davvero un'arma totale, sebbene le sue prestazioni siano persino eccessive. A proposito di eccessi, la RSV4 ne è senza dubbio un'ottima ambasciatrice e sono tutti positivi. Il concetto è semplice, una volta entrati in pista, per andare più forte di quello che lei permette - ammesso che si sia in grado di sfruttare il suo enorme potenziale - bisogna rivolgersi al mondo racing, perché nei concessionari non c'è nulla di più veloce. Non è solo una questione di potenza (200 CV), di peso a secco (180 kg senza liquidi e batteria) o di componenti meccanici al top, ma anche di facilità e sicurezza, perché è evidente che confrontarsi con numeri del genere, se non si sa con precisione che cosa fare in sella, può diventare rischioso. Ecco, anche tra i cordoli di Misano, con la RSV di rischi non se ne corrono perché una serie di sistemi di assistenza elettronici iper-evoluti tengono tutto sotto controllo e sono regolabili separatamente secondo i gusti del pilota. Così si può spingere e osare, certi che la moto non farà scherzi e pure quando si esagera l'APRC - Aprilia Perfomance Ride Control interviene con tatto e delicatezza. Se tutto ciò non bastasse, infine, i più esigenti possono anche far conto sulla V4 Multimedia Platform, ovvero un'app che mette in comuicazione smartphone e motocicletta. Registrare i tempi sul giro è solo la funzione più banale, con la V4-MP si ha a disposizione un sistema di monitoraggio delle performance che è parente stretto di quello utilizzato dai piloti veri.

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