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Cresce impegno Bosch sulle moto, aperta nuova business unit

Entro 2020 raddoppio produzione di elettronica per due ruote

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Bosch ha deciso di dedicarsi con più forza al mercato delle motociclette, dove l'elettronica di ausilio alla guida si sta diffondendo molto rapidamente, istituendo una nuova business unit per diventare uno dei maggiori fornitori del settore. Si chiama 'Two-Wheeler and Powersports' e raggrupperà tutte le attività inerenti i sistemi di sicurezza, di alimentazione e di visualizzazione delle informazioni, per soddisfare le esigenze delle case motociclistiche di tutto il mondo. L'obiettivo è anche quello di consolidare il suo know-how nel campo dei sistemi per le due ruote. Così la nuova business unit farà parte del settore Bosch Mobility Solutions e avrà la sede principale a Yokohama, in Giappone e filiali negli Stati Uniti, in Europa, in India e in Cina, occupandosi anche di veicoli speciali, come quad, moto d'acqua e motoslitte. Infatti, la richiesta di soluzioni di mobilità accessibili sta crescendo a livello globale, spingendo anche la domanda di veicoli a due ruote, che entro il 2021 raggiungeranno la soglia dei 160 milioni di pezzi prodotti ogni anno, cioè un terzo in più di oggi. In quest'ottica, Bosch nei prossimi cinque anni raddoppierà la propria produzione dei sistemi di sicurezza, di alimentazione e di infotainment. Gran parte di questa crescita interesserà l'Asia, visto che nel 2021, quasi il 90% delle due ruote (principalmente veicoli con cilindrata fino a 250 cc) sarà prodotto in Cina, India e Sud-est asiatico.

Attualmente Bosch equipaggia un'ampia gamma di modelli a due ruote: da quelle poco costose del mercato asiatico, fino ai bolidi con cilindrate oltre i 1.000 cc apprezzati in Europa, Giappone e Nord America. Sistemi di iniezione a controllo elettronico, parti della trasmissione per i veicoli elettrici e interfacce per collegare i mezzi via Bluetooth o servizi cloud, sono solo alcuni dei componenti dedicati alle due ruote che Bosch produce. Poi c'è l'impegno per la riduzione dei consumi che nel mercato asiatico si tradurrà con la progressiva estinzione dei carburatori, ancora impiegati sulla maggior parte delle diffusissime 'motoleggere'. Un'occasione da non lasciarsi scappare, così come quella, molto più europea, relativa all'implementazione delle interfacce compatibili con gli smartphone.(ANSA)

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