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Renault Mégane E-Tech Electric, inno al rotore senza magneti

Al posto dei magneti c'è il più 'sostenibile' rame

Renault Mégane E-Tech Electric, inno al rotore senza magneti

Redazione Ansa

 Innovazioni al servizio dei veicoli elettrici, per Renault che procede nella ricerca con Mégane E-Tech Electric. Se la miniaturizzazione delle batterie e l'aumento della loro autonomia svolgono un ruolo di primo piano nelle attività di ricerca e sviluppo, anche il motore non è da meno. Renault punta infatti sul ruolo strategico del motore e ha deciso di progettarlo internamente, dall'inizio alla fine. La produzione e l'assemblaggio di qualsiasi componente (rotore, statore, elettronica di potenza, riduttore) avvengono alla Manufacture de Cléon (Dipartimento della Senna Marittima) utilizzando meno materiali ed energia, mentre le attività di R&S si concentrano presso il Technocentre di Guyancourt (Dipartimento delle Yvelines).
    "Abbiamo inventato un processo di avvolgimento del rotore senza magneti - ha spiegato Edouard Nègre, Esperto motori elettrici presso la Direzione Progettazione Gruppi Motopropulsori di Renault - e al posto dei magneti c'è il rame che è un materiale con un impatto molto più ridotto sull'ambiente. Questo processo, che è stato oggetto di un brevetto, consente inoltre di modulare la corrente nel rotore in modo da limitare il consumo di energia elettrica della batteria, in particolare ad alta velocità o in autostrada".
    Grazie al nuovo brevetto, Renault ha progettato un motore sincrono a rotore avvolto senza magneti permanenti per Nuova Mégane E-Tech Electric. Questa tecnologia migliora il rendimento del motore riducendo, al tempo stesso, il suo impatto ambientale.
    I magneti sono sostituiti da bobine di rame con fili appositamente ordinati e organizzati in modo da resistere alla forza centrifuga del rotore. Oltre al vantaggio ecologico, la tecnologia del rotore avvolto offre al motore di Mégane E-Tech Electric un ottimo rendimento su un'ampia gamma di coppie e velocità. A differenza dei motori a magneti permanenti, grazie alla loro invenzione, gli ingegneri Renault hanno potuto regolare il livello di eccitazione magnetica tramite la corrente immessa nel rotore avvolto. Per cui, quando il motore non ha bisogno di essere fortemente sollecitato, l'eccitazione può essere ridotta, diminuendo così l'attuazione magnetica nel motore e le relative perdite.  
   

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