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USA, milioni di auto affrontano stop reti telefoniche 3G

Ha iniziato AT Problemi rimediabili, ma dipende dal modello

USA, milioni di auto affrontano stop reti telefoniche 3G

Redazione Ansa

Che il protocollo della telefonia mobile 3G, lanciato a livello mondiale tra il 2001 e il 2002, fosse destinato a uscire di scena lo si sapeva da tempo. Ma come spesso accade quando vengono comunicate scadenza tecniche gli utenti tendono a dimenticarlo o a sperare in proroghe.
    Negli Stati Uniti il primo grande operatore a 'staccare la spina' al 3G, il colosso AT&T, lo ha fatto a fine febbraio e da qualche giorno milioni di automobilisti hanno scoperto, loro malgrado, di avere problemi con i veicoli connessi.
    Dal 22 febbraio scorso le torri radio cellulari hanno cessato di trasmettere un segnale compatibile con l'hardware dell'auto e tutte le funzioni basate su quel segnale 3G - come dati sul traffico e altre informazioni nel navigatore, hotspot Wi-Fi, servizi di chiamata di emergenza, funzioni di blocco/sblocco remoto, connettività con le App degli smartphone, assistenti vocali e altro ancora - hanno smesso di funzionare. Automobili, bancomat, sistemi di sicurezza e persino colonnine di carica per veicoli elettrici stanno dunque subendo l'effetto dell'uscita di scena di questo standard vecchio di due decenni per fare spazio alle nuove bande cellulari 5G. Ciò che è accaduto negli Usa (in Italia Tim ha comunicato che lo stop sarà graduale dopo il prossimo aprile 2022) ha colpito qualcosa come 100 modelli diversi di 12 Case automobilistiche, tutti costruiti tra il 2012 e il 2022.
    Non tutte le auto saranno interessate allo stesso modo e l'arresto del 3G non significa necessariamente che saranno inutilizzabili. Inoltre, questo stop è stato compensato per alcune marche da aggiornamenti 'via etere' da parte dei produttori e solo in pochissimi casi con interventi sull'hardware. Anche gli altri operatori Usa, come Sprint, T-Mobile e Verizon, stanno programmando lo spegnimento delle reti 3G e ciò dovrà avvenire entro la fine del 2022.
   

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