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Lancia Aprilia 1500, l'auto dei gangster"

Esposta al #FORUMAutoMotive

Redazione Ansa

Una Lancia Aprilia "1500 II serie" del 1942 è lì "ospite d'onore del #FORUMAutomotive in corso oggi e domani a Milano.
    La vettura, messa a disposizione da Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis di Villafranca di Verona, è stata rivoluzionaria nella linea, innovatrice nella tecnica e superiore nelle prestazioni rispetto alle auto dell'epoca.
    Compatta, ma in grado di garantire ogni comfort anche a cinque passeggeri. Bassa, con i fari alloggiati sui parafanghi ancora evidenti e il parabrezza particolarmente inclinato che si raccorda perfettamente con il tetto e la coda sfuggente, l'Aprilia regala anche visivamente quella sensazione di velocità e scatto che possiede anche nella realtà.

 



    La carrozzeria presenta le caratteristiche portiere ad armadio senza montante centrale e la raffinata meccanica vanta le sospensioni indipendenti anche al retrotreno. Un particolare originale della vettura del Museo è rappresentato dai due tettucci apribili, separati tra loro, che le hanno valso la nomea di "auto dei gangster". In realtà questa era una soluzione tecnica dovuta alla conformazione della carrozzeria stessa.
    Due curiosità legate a questa vettura: Henry Ford fu sorpreso dai custodi del Salone dell'Automobile di Parigi del 1936 a sbirciare il telaio clandestinamente; questo modello, con targa Mi777, veniva utilizzato dal gangster Ezio Barbieri, l'imprendibile "bandito galantuomo" dell'Isola di Milano.
    Vincenzo Lancia, che era rimasto particolarmente colpito dai risultati raggiunti, non godette appieno di questo suo ennesimo successo, in quanto morì poco dopo la presentazione della vettura, nel 1936.  

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