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Fiat Uno, l' auto della 'svolta' - dagli archivi dell'ANSA

L'ad Ghidella: 'Prestazioni, comfort, abitabilita' proprie delle auto delle classi piu' elevate'

Fiat Uno

Redazione Ansa

DAGLI ARCHIVI DELL'ANSA: LA PRESENTAZIONE DELLA FIAT UNO A CAPE CANAVERAL

Orlando, 19 gen 1983 - L' auto della ''svolta'' che chiude un momento storico della fiat e ne apre un altro: cosi' e' stato definito il nuovo prodotto della Fiat, la ''Uno'', una ''1000'' - destinata a sostituire la ''127'' - a cui con ridotti consumi sono state trasferite prestazioni, comfort, abitabilita' proprie delle auto delle classi piu' elevate. La nuova auto, che e' costata mille miliardi di lire di investimenti, e' stata presentata a Orlando, nei pressi di Cape Canaveral, in Florida, dall' amministratore delegato della Fiat Auto, Vittorio Ghidella, a 700 giornalisti provenienti da tutto il mondo. La scelta di Cape Canaveral non e' stata casuale: proprio per presentare un nuovo prodotto con alti contenuti tecnologici, qual e' la ''Uno'', si e' scelto - e' stato sottolineato - un luogo significativo per tutta la tecnologia mondiale come il centro spaziale Kennedy, da dove sono partite le missioni spaziali usa, dove e' previsto a meta' marzo un nuovo lancio (sarebbe dovuto avvenire in questi giorni, ma e' stato rinviato per improvvisi problemi tecnici) dello ''Shuttle''. Si e' trattato della piu' grande manifestazione che sia mai stata organizzata al mondo per la presentazione di un' auto: due ''jumbo'', un intero complesso alberghiero, cento telefoni e 40 telex collegati con tutto il mondo sono stati messi a disposizione dei 700 giornalisti per consentire la contemporanea uscita sulla stampa della presentazione della ''Uno''.

''Posso dire - ha detto con soddisfazione il responsabile del settore auto della Fiat Ghidella - che la 'Uno' nasce proprio quando il maggior gruppo industriale privato italiano sta riemergendo dagli anni della conflittualita' selvaggia, del terrorismo, della sordita' della classe politica nazionale. Mille miliardi di lire solo per la 'Uno' e il fatto di avere destinato dal 1980 al 1985 mille miliardi l' anno in sistemi di produzione significa che, almeno in Fiat, si e' sempre creduto di poter uscire dal tunnel''. Gli alti investimenti, la ristrutturazione degli impianti e la nuova situazione sindacale (cessazione della microconflittualita' ed assenteismo a livello fisiologico) hanno consentito alla Fiat, nonostante il permanere della crisi mondiale del mercato automobilistico, di conseguire risultati significativi. Tra i risultati piu' importanti c' e' stato: un miglioramento notevole della produttivita' (14,8 auto per addetto nel '79, 21,5 nell' '82); una riduzione del 20 per cento, rispetto al '79, dei costi di distribuzione e di produzione; la presentazione dal febbraio '80 ad oggi di 13 modelli tra nuovi e rinnovati; il mantenimento di un ruolo primario tra le industrie europee dell' auto; il pareggio dei conti economici. la trasformazione del ''sistema Fiat'', in sostanza il nuovo modo di fare l' auto - l' unico, ad avviso di Ghidella, che consenta di mantenere competitivita' e prospettive di sviluppo - non e' certo indolore per l' occupazione. I nuovi investimenti, specie quelli per la ''Uno'' , sono stati finalizzati infatti per estendere processi di automazione facendo largo uso dei computer e dei robot (tra l' altro il ''robogate'', un sistema specifico per l' assemblaggio delle auto, e' realizzato sempre da un' industria Fiat - la Comau - ed e' venduto in tutto il mondo). Tutto questo significa che, a prescindere dall' attuale crisi dell' industria automobilistica mondiale, il settore dell' auto non potra' essere piu' considerato a largo uso di manodopera, il cosiddetto ''labour intensive''; sara' un' industria dove la tecnologia e l' automazione troveranno sempre piu' spazio.

''Non basta infatti - ha detto Ghidella - avere il prodotto giusto nella fascia di mercato giusta. occorre poterne disporre al momento giusto ed al costo giusto''. Il mercato dell' auto rimane in crisi, dal 1979 ad oggi la domanda europea e' calata da dieci milioni a 9,5 milioni di auto, e la penetrazione giapponese ha raggiunto un milione di unita'. Inoltre vi sono capacita' produttive non saturate e tutte le industrie sono a caccia di volumi marginali con una competizione serrata che in alcuni paesi sta diventando una vera e propria guerra dei prezzi. ''In questo scenario - ha aggiunto Ghidella - finora la Fiat si e' mossa bene e il domani non ci spaventa. C' e' stata una presa di coscienza politica del ruolo economico e strategico dell' industria dell' auto, anche se, almeno per ora, non si e' passati ad una concreta politica di sostegno sulla falsariga di quanto fatto da vari anni da alcuni governi europei''. Con la ''Uno'' che rappresentera' un terzo dell' intera produzione Fiat auto, cioe' 2000 - 2200 auto al giorno, sulle 6000 complessivamente prodotte, l' azienda torinese pensa di rafforzare la propria quota di mercato nel settore delle ''1000'' in Europa, attualmente un 20 per cento, corrispondenti a circa 300 mila auto l' anno. Prossimo importante appuntamento della fiat, si presume entro l' '84, la presentazione della ''Quattro'', destinata a sostituire l' ''Argenta''. 

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