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Benzina: prezzi poco mossi, qualche ritocco al ribasso

Aumento la settimana scorsa. Mase, leggero calo per il gasolio da riscaldamento

Redazione Ansa

 Intervento al ribasso sulla rete carburanti. Con le quotazioni internazionali di benzina e diesel ieri di nuovo in calo, Eni taglia oggi i prezzi raccomandati dei due prodotti: -1 cent/litro sulla verde, -2 cent/litro sul diesel. Le medie dei prezzi praticati alla pompa risultano poco mosse. Nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è fermo a 1,739 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,730 e 1,744 euro/litro (no logo 1,740). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,814 euro/litro (1,815 il valore precedente), con le compagnie tra 1,804 e 1,822 euro/litro (no logo 1,810). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 1,884 euro/litro (1,883 il dato precedente) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,818 e 1,935 euro/litro (no logo 1,793). La media del diesel servito è 1,960 euro/litro (contro 1,959), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,892 e 2,010 euro/litro (no logo 1,863). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,782 a 0,793 euro/litro (no logo 0,765). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,248 e 2,470 (no logo 2,392). 

Benzina e gasolio in aumento nella settimana dal 28 novembre al 5 dicembre. Secondo la rilevazione del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), la verde si è attestata a 1,689 euro in crescita di 29,64 centesimi (+1,79%) e il gasolio auto a 1,764 in aumento di 16,75 cenesimi (+0,96%). In diminuzione il prezzo del gasolio per riscaldamento a 1,697 euro, -4,16 centesimi (-0,24%). L'aggiornamento dei prezzi della benzina e del gasolio dimostra, "come scontato" che "i distributori hanno alzato i prezzi dei carburanti, traslando sui consumatori la riduzione dello sconto delle accise decisa irresponsabilmente dal Governo Meloni", secondo l'Unione nazionale consumatori. "Naturalmente - spiega il presidente dell'associazione Massimiliano Dona - dato che il rialzo fiscale è entrato in vigore il 1 dicembre, esattamente a metà della settimana di rilevazione, risulta mascherato dalla media aritmetica". Inoltre, "va considerato che i prezzi stavano diminuendo e anche questo, quindi, attenua, per fortuna, l'incremento. Il punto, però, è che succederà sui mercati dopo l'entrata in vigore delle misure contro il petrolio russo. Un'incognita che desta preoccupazione" rileva Dona. "Da quando è iniziata la guerra, nonostante lo sconto tuttora vigente, pari a 18,3 cent contro i 30,5 precedenti, un litro di benzina costa ora appena 16 cent in meno, con una flessione dell'8,7%, pari a un risparmio di 8 euro per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio resta addirittura a livelli superiori a quelli pre-conflitto del 21 febbraio 2022, +4 cent al litro, +2,5%, pari a 2 euro e 12 cent a rifornimento" prosegue Dona. "Rispetto all'inizio dell'anno, la benzina è scesa di un tenue 1,8%, pari a 1 euro e 51 cent per un pieno, il gasolio invece è persino maggiore dell'11,3%, quasi 18 cent al litro, 8 euro e 97 cent a rifornimento" conclude Dona.

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