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Dacia, il 'design' della gamma alla prova del futuro

Filosofia rinnovata con obiettivo a reali necessità di clienti

Redazione Ansa

 E' un design che si è rinnovato negli anni, quello di Dacia, che punta ad essere accattivante ma sempre al giusto prezzo. Se il design non era infatti il punto forte di Dacia quando il marchio è rinato 18 anni fa, con la Logan della prima generazione che aveva come obiettivo quello di essere l'auto nuova meno cara del mercato, l'attuale gamma di Duster, Sandero e Jogger, ha puntato su un design accattivante che è frutto dell'applicazione sempre più spinta della filosofia di Dacia in tutte le fasi di sviluppo dei modelli.
    "Un buon design - ha spiegato Miles Nürnberger, Direttore del Design di Dacia - non deve necessariamente avere un costo eccessivo. Ogni giorno, spingiamo il team a riflettere in ottica smart, a mettere a punto un'ingegneria intelligente che abbia valore per il cliente". Per Miles "il carattere di ogni singolo modello salta all'occhio, perché Duster è un vero crossover, Jogger è una 'vera familiare e la filosofia di Dacia consiste nel sostenere una visione molto pragmatica dell'automobile".
    Dacia continua a puntare ad un'offerta di veicoli che rispondono ai bisogni essenziali dei clienti. Questa presa di posizione ha un impatto a tutti i livelli della progettazione del veicolo. Stabilire a monte ciò che è o sarà essenziale per un futuro modello commercializzato tre o quattro anni dopo, impone scelte forti in termini di design. "Bisogna adottare un approccio creativo puro e quasi basilare - ha sostenuto Miles - e per Dacia è una sfida. Bisogna essere davvero frugali".
    Il design dei modelli Dacia si è molto evoluto grazie alle performance dell'ingegneria. L'utilizzo della nuova piattaforma CMF-B offre nuove possibilità con un passo allungato, ruote di diametro più grande spinte ai quattro angoli e carreggiata ampliata. Questa piattaforma tecnica moderna è indispensabile ai nuovi modelli per acquisire proporzioni armoniose e contemporanee. "Eliminare l'artificio e i gadget - ha precisato Miles - e concentrarsi sempre sull'essenziale non è un esercizio intellettuale necessariamente spontaneo. Bisogna fare le scelte giuste nei momenti giusti per soddisfare le nuove o future 'reali' esigenze dei clienti senza ricadere nell'eccesso".
 
   

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