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Expo Dubai: Arabia Saudita inaugura il Motorshow hub

Automobilismo sportivo parte della Visione2030 del Regno Saudita

Redazione Ansa

L'Arabia Saudita si apre al mondo e lo sport fa parte di una visione che porterà alla trasformazione del Regno entro il 2030. Per mostrare le attività sportive in campo automobilistico che l'Arabia Saudita sta portando avanti nel campo dei motori, il Padiglione saudita, che ha superato le 2 milioni di visite, poco più di 1 su 4 delle persone che entra in Expo lo visita, in collaborazione con il Ministero dello Sport del Regno, ha creato uno spazio presso lo Sports, Fitness and Wellbeing Hub situato nel distretto Mobility, per mostrare le attività automobilistiche che si svolgono nel proprio paese.
    "Sono lontani i tempi in cui le donne non potevano guidare - dice la giovane araba saudita, membro dell'organizzazione dell'hub automobilistico - . L'Arabia Saudita sta portando avanti una serie di attività che stanno trasformando il tessuto del Regno. Da paese dove lo sport veniva praticato pochissimo, a vessillo di una nuova Visione che ha l'obiettovo di trasformare il Regno in un paese dove lo sport è veicolo di benessere e salute".
    Lo spazio all'interno dell'area sportiva, che è stato inaugurato a poche settimane dal circuito di Formula 1 di Gedda, uno dei più competitivi, e in concomitanza con la motor race Dakar in Arabia Saudita, vuole evidenziare le attività di automobilismo sportivo del Regno. In questo spazio i visitatori possono salire a bordo di un'auto da corsa da rally e cimentarsi con la realtà virtuale nelle sfide automobilistiche, come ad esempio la suggestiva Extrem.e, un rally nel deserto. Il Motorsport Showcase, che sarà attivo fino al 13 gennaio, vuole promuovere le attività del ministro dello sport. "Per noi questo spazio è una grande opportunità per iniziare davvero una nuova fase - chiosa l'organizzatrice saudita - la situazione sta cambiando. Ma in Italia abbiamo questa immagine dell'Arabia Saudita dove le donne non possono guidare l'auto. È solo perché abbiamo iniziato in ritardo, ma se cammini per strada dell'Arabia Saudita oggi mi pare ci siano più donne che uomini al volante".    

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