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McLaren Artura, crisi microchip ritarda ancora il lancio

Nuovo stop al debutto della supercar ibrida della casa di Woking

McLaren Artura, crisi microchip ritarda ancora il lancio

Redazione Ansa

La crisi dei microchip continua a colpire il mercato automotive e McLaren rimanda ancora una volta l'arrivo di Artura. Per la terza volta, infatti, la casa automobilistica ha posticipato nuovamente il debutto della nuova ibrida, che sarebbe slittato a luglio 2022, forse per dare priorità ad altri modelli come Elva e 765 LT Spider. La crisi dei chip è ancora tutt'altro che passata e si stima che le ripercussioni continuino ancora per tutto il 2022, e addirittura per i primi mesi del 2023.

Il lancio dell'Artura, supercar ibrida plug-in che dovrebbe essere la 'rivale' della Ferrari 296 GTB, è stato fino ad oggi già travagliato. In origine, McLaren desiderava un debutto per l'autunno 2020, salvo poi rinviarlo a giugno 2021. Ulteriori problemi nella catena di produzione, prima, e la carenza di chip, poi, hanno costretto la Casa di Woking a rimandare ulteriormente il lancio. Secondo Autonews, McLaren starebbe dando priorità alla produzione di modelli più redditizi, mentre l'Artura sarebbe stata messa, almeno per il momento, in secondo piano.

La McLaren Artura, definita dalla casa automobilistica come la su 'prima supercar ibrida ad alte prestazioni prodotta in serie', si distingue per il telaio in fibra di carbonio McLaren Carbon Lightweight Architecture (MCLA) disegnato appositamente per i modelli ibridi, che accoglie un twin-turbo V6 da 3.0 litri e un motore elettrico alimentato da una batteria da 7.4 kWh, per una potenza totale di 680 CV e 720 Nm di coppia. In termini di prestazioni, la Arcura raggiungerà i 100 km/h in 3 secondi netti, fino alla velocità massima di 330 km/h.
   

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