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Incidenti stradali, campagna della Regione E-R con Dovizioso

Iniziativa contro le distrazioni, per dimezzare vittime e feriti

Redazione Ansa

Il volto di Andrea Dovizioso per sensibilizzare le persone al rispetto del codice della strada.
    Parte con un testimonial d'eccezione la campagna di informazione 'Guida sicura e consapevole', realizzata dall'Osservatorio regionale dell'Emilia-Romagna per l'educazione alla sicurezza stradale.
    L'iniziativa, in linea con gli obiettivi del Programma 2021-2030 sulla sicurezza stradale della Commissione europea, del Piano nazionale della sicurezza stradale 2030 e del Piano regionale integrato dei trasporti, contiene tre video in cui il pilota romagnolo guida, si racconta, spiega i rischi legati alla distrazione al volante e invita gli utenti a un comportamento sicuro, consapevole e più rispettoso verso se stessi e gli altri.
    Gli spot saranno diffusi su 16 emittenti televisive del territorio regionale a partire da oggi e fino a dicembre: previsti 2.688 passaggi, per oltre 106 ore di programmazione a cui si aggiungono nove spot al giorno su Lepida Tv.
    All'interno degli spot sono riportati anche i numeri dell'incidentalità in Italia: in un anno si contano 4mila incidenti mortali, i pedoni coinvolti sono 20mila e tre incidenti su quattro sono causati dalla distrazione che, molto spesso, dipende dall'uso del cellulare alla guida. Denominatore comune dei video lo slogan: 'Usiamo la testa, usiamola sempre'.
    La nuova campagna 'Guida sicura e consapevole' è stata presentata oggi in video conferenza stampa dall'assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini, e dal presidente dell'Osservatorio regionale per l'educazione alla sicurezza stradale, Mauro Sorbi. Durante la presentazione anche il messaggio del testimonial, Andrea Dovizioso. "Per raggiungere il nuovo traguardo comunitario del 2030, ovvero dimezzare il numero delle vittime e dei feriti gravi rispetto al 2020, occorre intensificare ogni iniziativa e un costante lavoro per promuovere il cambiamento culturale verso una mobilità più sicura", spiega Corsini.    

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