Rubriche

Renault, accordo mondiale per organizzazione ibrida lavoro

Siglato per bilanciare attività in presenza e smart working

Renault, accordo mondiale per organizzazione ibrida lavoro

Redazione Ansa

Il Gruppo Renault, il suo comitato di Gruppo Mondo ed IndustriAll Global Union hanno firmato un accordo per disciplinare la trasformazione delle modalità di lavoro su scala mondiale.
    L' accordo prevede un'organizzazione ibrida per trarre il meglio dal lavoro in presenza e in smart working, migliorando così l'equilibrio tra vita privata e vita professionale dei dipendenti In Francia, il Gruppo Renault ha aperto un negoziato con i sindacati rappresentativi per definire e realizzare una nuova organizzazione nell'ambito di tale accordo.
    L'intesa, un addendum all'accordo quadro mondiale "Costruire insieme il mondo del lavoro nell'ambito del Gruppo Renault", relativo all'organizzazione tra smart working e lavoro in presenza, è stato firmato da Luca de Meo, ceo del Gruppo Renault, Eric Vidal, segretario del comitato di Gruppo Mondo, e Valter Sanches, segretario generale di IndustriAll lo scorso 26 aprile.
    Questa nuova organizzazione ibrida del lavoro del Gruppo Renault, che si prefigge lo scopo di trarre il meglio dalle attività in presenza e in smart working, funziona su base volontaria e verte sui seguenti principi: più flessibilità nell'organizzazione personale del lavoro con un'organizzazione della settimana tra smart working e lavoro in presenza con almeno due giorni di smart working a settimana; responsabilizzazione ed autonomia in base agli obiettivi individuali, per consentire una libera organizzazione del lavoro tra individuale, collaborativo ed incontri in presenza con il team; rispetto dell'equilibrio tra vita privata e vita professionale.
    Questo addendum estende l'accordo quadro mondiale firmato nel 2019 e consente di accompagnare la trasformazione del Gruppo Renault, soprattutto rivedendo la sua modalità di lavoro.
    Risponde anche alle attese espresse dai collaboratori, che si sono accentuate con la crisi sanitaria, sulla possibilità di fare un mix tra lavoro in presenza e smart working per migliorare l'equilibrio tra vita privata e vita professionale.
    La firma apre, ora, la strada alle implementazioni locali per applicare l'accordo in tutti i Paesi in modo da giungere a proporre localmente il miglior equilibrio tra efficienza e benessere al lavoro. La Francia, già dal 13 aprile, ha iniziato i negoziati con le parti sociali per definire le condizioni di questa nuova organizzazione ibrida del lavoro per i lavoratori francesi.
    Anche gli altri Paesi del Gruppo definiranno, nei prossimi mesi, le condizioni locali di applicazione dell'addendum ai rispettivi territori. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it