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Patenti facili: concluse indagini Procura Reggio, 84 indagati

Condotte illecite dei titolari di alcune autoscuole

Redazione Ansa

La Procura di Reggio Calabria ha chiuso l'inchiesta "Senso unico" che ha fatto luce sulle patenti facili a Reggio Calabria. I pm Sara Amerio e Nunzio De Salvo hanno notificato l'avviso di conclusione indagini agli 84 indagati nell'inchiesta, coordinata dal Procuratore Giovanni Bombardieri e dall'aggiunto, Gerardo Dominjanni e condotta dalla guardia di finanza che ha fatto emergere alcune presunte condotte illecite realizzate dai titolari di alcune autoscuole nelle province di Reggio Calabria, Pistoia e Brescia. Ai domiciliari era finito il titolare di un'autoscuola, Martino Infantino, ritenuto il "dominus" dell'associazione a delinquere che, tramite la commissione di una serie di reati, tra i quali truffa, corruzione e falso, avrebbe agevolato, fino a falsarne l'esito dietro cospicuo pagamento, le procedure di concessione di abilitazioni alla guida di veicoli di ogni genere, a favore di oltre 50 soggetti, tra cui molti extracomunitari indagati.
    Dell'organizzazione, secondo i pm, faceva parte pure il funzionario della Motorizzazione di Pistoia Ivan Emanuele, per il quale il Tribunale del Riesame nelle scorse settimane ha sostituito i domiciliari disposti dal gip con l'interdizione dal lavoro per 12 mesi. L'associazione a delinquere è contestata anche ai funzionari della Motorizzazione di Reggio Calabria Giancarlo Cutrupi e Demetrio Geria, i dipendenti dell'autoscuola "Infantino" Anna Maria Sposato, Saverio Tripodi, Domenico Fururi, Antonino Fururi, Celeste Rositano, Gaetano Rositano, Manuela Terranova e Pamela Terranova e la presidente del consiglio di amministrazione dell'autoscuola "Victoria" di Orzinuovi in provincia di Brescia.   

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