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Dieselgate, Volkswagen pretende risarcimenti dai due ex Ceo

La casa tedesca contro l'ex A.D di VW e il numero uno di Audi

Dieselgate:Vw pretende risarcimenti da Winterkorn e Stadler

Redazione Ansa

Volkswagen vuole prendersi la rivincita. Il gruppo tedesco dell'auto rivendica un risarcimento dall'ex Ceo Martin Winterkorn e dall'ex numero uno di Audi, Rupert Stadler per i danni causati dallo scandalo dieselgate. Lo ha reso noto il gruppo venerdì, aggiungendo che ora "farà valere le richieste di risarcimento danni contro i due ex top manager a causa di negligenza ai sensi della legge sulle società per azioni".
    Non è chiara però al momento quale sarà la misura del risarcimento. Nell'autunno del 2015 era scoppiato negli Usa lo scandalo dieselgate, in seguito alla scoperta delle autorità americane delle manomissioni del software che regolavano i gas di scarico dei veicoli diesel del gruppo tedesco. Poco dopo quella scoperta Winterkorn fu costretto alle dimissioni, ma ancora nel settembre 2015 il Consiglio di Vigilanza del gruppo tedesco rilasciava dichiarazioni dove si diceva che "i membri del comitato di presidenza affermano che il dottor Winterkorn non era a conoscenza della manipolazione dei valori delle emissioni". Dopo 5 anni e mezzo dunque l'azienda tedesca passa dalla parte della difesa alla parte dell'accusatrice e chiede il conto. Quanto poteva essere ridimensionato lo scandalo attraverso una gestione migliore? Era vero che non sapevano affatto? Avrebbero potuto sapere? A Winterkorn si imputa di non aveva garantito "che le domande poste dalle autorità statunitensi in questo contesto avessero una risposta veritiera e completa", si legge nella documentazione dello studio di avvocati che si occupa della faccenda. A Stadler si contesta di non essere riuscito dal 2016 a garantire che i motori diesel più grandi sviluppati da Audi - installati anche in auto dei marchi VW Passenger Cars e Porsche - fossero verificati "per quanto riguarda le funzioni software non ammesse". Sia Winterkorn che Stadler sono sotto processo in due diversi procedimenti giudiziari. Stadler è a processo al tribunale del Land della Baviera per complicità nella manipolazione del valore delle emissioni, mentre Winterkorn finirà a metà settembre davanti al tribunale di Braunschweig, insieme ad altri quattro dirigenti per presunta frode commerciale. Il suo procedimento, infatti è stato rimandato, per l'emergenza coronavirus che ha tenuto chiusi diversi mesi i tribunali tedeschi.

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