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Auto di lusso nel garage di un trafficante di droga

Sequestro di beni per circa un milione di euro

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Redazione Ansa

Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano ha eseguito un sequestro di beni per circa un milione di euro, come misura di prevenzione, nei confronti di un presunto trafficante internazionale di droga, Guido Cesare, detto 'il principe', già condannato a 9 anni di reclusione. Tra i beni sequestrati, su disposizione della Sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese presieduta da Fabio Roia, ci sono anche auto di lusso, come una Lancia Delta Hf integrale, e motociclette. Nelle indagini della Procura di Monza a carico dell'uomo era emerso che il presunto trafficante importava grossi carichi di hashish e marijuana dalla Spagna.

I militari della Gdf, coordinati dalla Dda di Milano, hanno eseguito il sequestro a carico del 35enne, "apparentemente nullatenente". L'operazione 'Waiting' nel 2019 aveva portato all'arresto dell'uomo condannato in primo grado a nove anni. Le indagini nel 2018 erano scattate proprio "per l'evidente sproporzione tra il suo tenore di vita e le disponibilità economiche e finanziarie dichiarate", dato che "l'indennità di disoccupazione percepita dalla sua compagna risultava, apparentemente, l'unica fonte di reddito ufficiale del suo nucleo familiare". E' stato ricostruito "un ingente e sistematico traffico di droga proveniente dalla Spagna e destinato all'Italia, attraverso l'utilizzo di carichi di copertura costituiti principalmente da pallet di laminato, formalmente spediti ad una società" di Milano "risultata essere una mera cartiera". Sono state individuate, spiegano gli investigatori, "oltre 260 spedizioni di copertura provenienti dalla Spagna, avvenute tra il mese di gennaio 2018 e maggio 2019, contenenti circa 6,5 tonnellate di hashish e marijuana, che hanno generato un volume d'affari illecito superiore agli 11 milioni di euro". Il patrimonio accumulato dal presunto trafficante è stato riciclato con "investimenti in beni mobili ed immobili la cui titolarità è stata occultata attraverso l'utilizzo di prestanome, anche tra i propri familiari". Sono state sequestrate "quattro unità immobiliari, cinque autovetture di lusso, quattro motoveicoli e oggetti preziosi, oltre a denaro contante per circa centomila euro".

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