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Gruppo Renault di nuovo al Summit ChangeNow di Parigi

Focus su decarbonizzazione, eco-design e riciclo dell'azienda

Gruppo Renault di nuovo al Summit ChangeNow di Parigi

Redazione Ansa

Dopo la partecipazione del 2022, presente anche il ceo Luca de Meo, il Gruppo Renault sarà presente anche all'edizione 2 di quest'anno del Summit ChangeNow che si svolge al Grand Palais Ephémère dal 25 al 27 maggio.
    A questo evento di fama mondiale interamente dedicato alla protezione dell'ambiente lo stand Renault sarà collocato nell'area dedicata all'economia circolare per mostrare la strategia dell'azienda a livello di decarbonizzazione, eco-design e riciclo.
    Temi che verranno affrontati nella tavola rotonda 'Rethinking Mobility and Transport' prevista per giovedì 25 maggio dalle ore 16.15 alle ore 17.30 con la partecipazione di David Holderbach, ceo di Hyvia.
    Nello stesso giorno si svolgerà la conferenza 'Si possono ancora amare le auto?' organizzata in partnership con Usbek & Rica e che giovedì 25 maggio vedrà la presenza accanto ai vari esperti di Cléa Martinet, direttrice sviluppo sostenibile del Gruppo Renault.
    Da diversi decenni, il Gruppo Renault centra la sua politica di decarbonizzazione su tutto il ciclo di vita dei veicoli, passando da progettazione, produzione, utilizzo e infine riciclo. Questo impegno per contenere l'impatto sul clima e sulle risorse ha permesso di ridurre del 25% la carbon footprint globale del Gruppo tra il 2010 e il 2022.
    Un risultato - si legge nella nota - che pone l'azienda sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo zero emissioni nel 2040 in Europa ed entro il 2050 a livello mondiale.
    Per agire velocemente e su tutti i fronti del cambiamento, il Gruppo ha scelto un nuovo modello organizzativo composto da 5 team attivi nelle varie catene strategiche del valore e in collaborazione con diversi partner.
    Ogni team ha i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile e promuove la trasformazione del Gruppo per costruire l'azienda automobilistica della prossima generazione, con una visione comune: la mobilità del futuro deve essere a basse emissioni di carbonio, responsabile e sicura, sostenuta dalla giusta innovazione da un punto di vista ambientale e sociale.

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