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Auto e giovani, come cambia un amore senza tempo

Studio Ipsos-The Key: desiderio per molti, con nuove tecnologie

Redazione Ansa

Amano le auto, sono attratti dai modelli classici, vibrano al rombo dei motori supersportivi ma hanno a cuore l'ambiente. E' il risultato di un'ampia indagine condotta su un campione di 1.700 giovani e giovanissimi di Usa, Europa ed Asia con età compresa tra i 15 e i 21 anni dall'Istituto IPSOS per l'Annuario The Key, Top of the Classic Car World, edito da TCCT.com.
    Le quattro ruote rimangono un oggetto del desiderio per i ragazzi: non rappresentano però uno status symbol come per le precedenti generazioni (lo è soltanto per il 5%, con un picco del 21% in Asia), ma un oggetto dedicato al proprio piacere e al divertimento (cosi la pensa il 24%, con un picco del 35% per le donne). L'automobile diventa una necessità per sei giovani su dieci (62%) in Usa e Ue, per quasi sette (67%) in Asia. Una generazione, insomma, che ama i motori: soltanto il 6% dichiara di non avere alcun interesse al riguardo, con una incidenza che cresce proporzionalmente all'età, contro il 94% che invece ne è appassionato. Nove giovani su dieci (92%), poi, hanno - o sognano di avere - un'auto propria.
    Se l'amore per le auto accumuna le nuove generazioni, sulla scelta dei propulsori il fronte si sgretola. La predilezione preponderante è per i gli elettrici puri (43%), e ben il 38% ripone fiducia nell'idrogeno. Il 35% predilige gli ibridi, mentre il 24% è tradizionalista: sì ai motori elettrici, ma più puliti di quelli odierni quanto ad emissioni. E il 20% auspica l'arrivo di biocarburanti su vasta scala.
    Diversa la situazione, a seconda delle aree geografiche analizzate, nella scelta dell'auto di famiglia. Se l'82% dei giovani asiatici ha voce in capitolo e spinge per ibridi ed elettrici, un terzo degli europei non viene neppure consultato.
    La metà dei giovani americani consiglia motori termici tradizionali. Attenzione generalizzata a brand e prestazioni del veicolo.
    Gli intervistati dimostrano attenzione anche per le auto classiche, pur posizionandole genericamente e spesso erroneamente in un periodo prebellico. Faticano a riconoscerle, ma le apprezzano, in particolare se degli anni Cinquanta. Quelle degli anni Novanta, invece, sono nei loro ricordi da bambini.
    La passione per la guida, infine, passa anche per il mondo virtuale dove in molti si misurano nella simulazione della propria abilità. Spesso, installando sistemi di volante e pedaliera alle consolle casalinghe. 

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