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Autotorino acquista Autocentauro e porta fatturato a 1,5 mld

Gruppo dealer di riferimento si rafforza in Piemonte e Lombardia

Redazione Ansa

Dal primo novembre è operativa la nuova struttura del Gruppo Autotorino che con l'acquisizione delle 8 storiche filiali di Autocentauro amplia la propria presenza territoriale in Piemonte e si consolida in Lombardia.
L'operazione permetterà di salire dalle 51mila vendite del 2021 alle 55mila del 2022, con un fatturato che passerà da 1,3 a 1,5 miliardi di euro.
Il dealer di riferimento in Italia, che opera con otto diverse marche, arriva così ad unire 2.000 collaboratori operanti in 62 filiali tra 5 Regioni del Nord Italia. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione dell'Antitrust e il gradimento di Mercedes-Benz Italia, Autotorino Spa ha aggiunto alla propria squadra le concessionarie Mercedes-Benz di Autocentauro, consolidando la propria presenza territoriale in Lombardia e allargandosi al Piemonte.
Con questa operazione raddoppia quindi la presenza del Gruppo in territorio piemontese, raggiungendo per la prima volta le province di Torino e Biella, mentre aumenta la presenza nell'area di Varese e Milano. Le concessionarie ufficiali di vendita ed assistenza Mercedes-Benz, Smart, AMG e Mercedes-Benz Van di Torino, Moncalieri (TO), Ivrea (TO), Novara, Biella, Gazzada Schianno (VA), Busto Arsizio (VA) e Legnano (MI) assumono dal primo novembre le insegne di Autotorino.
"Ricordo con piacere che proprio da Torino nacquero 55 anni fa il nome e l'attività di Autotorino - ha commentato Plinio Vanini, presidente di Autotorino - con l'acquisto di auto usate dalla Fiat, che poi mio padre rivendeva nella nostra Valtellina.
Oggi entriamo con una significativa presenza in città e nella Regione, integrandovi una rete operativa che si conferma come la più diffusa e strutturata d'Italia, anche in termini occupazionali, capace di unire più marchi dell'automotive nell'originale format di mobilità che è Autotorino. Alla soddisfazione tipica delle occasioni in cui l'azienda cresce, unisco l'entusiasmo che come sempre contagia tutti i collaboratori. Questa è la forza del nostro Gruppo".
Questa acquisizione nasce nella fase positiva di rilancio dell'economia italiana post pandemia e si confronterà con il nuovo scenario della transizione della mobilità. Come ribadisce Vanini "ciò richiederà reattività e capacità di evolvere perché il nostro mondo cambierà da quello di venditori di automobili a quello di consulenti della mobilità e questo comprenderà naturalmente una più ampia fornitura di servizi anche finanziari. Sarà un nuova fase di cui il Gruppo vuole essere protagonista attraverso il proprio portafoglio di brand, utilizzando piattaforme evolute per la relazione con il cliente e una formazione ancora più specifica dei nostri collaboratori".
La strategia del principale dealer italiano vede sempre al centro del suo operato un modello orientato al retail ed articolato su una capillare presenza territoriale, accompagnata da una elevata visibilità on line. Le filiali e i collaboratori Autotorino - afferma l'azienda - sono riferimenti di prossimità di grande valore a supporto dei quali viene garantito un costante apporto di esperienza e di investimenti in formazione, tecnologie e servizi innovativi.
"L'acquisizione di Autocentauro è l'ultimo tassello dello sviluppo contenuto nel nostro piano industriale - ha commentato Stefano Martinalli, direttore generale e consigliere delegato di Autotorino - che vedrà nel 2022 un fatturato di 1,5 miliardi di euro con un ritorno sulle vendite pari al 3,5%. L'allargamento del perimetro intensificherà gli investimenti nello sviluppo di nuove piattaforme perché Autotorino sappia essere protagonista anche della nuova e innovativa fase della mobilità. Ci attendono nuove sfide dove conteranno sempre più la relazione con il cliente e i software che la accompagneranno. La mobilità elettrica e connessa ci imporrà il cambio di approccio al nostro lavoro. Siamo confidenti di poterci trasformare per essere competitivi anche in questa nuova dimensione. Sappiamo che sono necessari forti investimenti nella riqualificazione delle persone, nella trasformazione digitale dei processi e in nuovi linguaggi di comunicazione. E abbiamo l'ambizione di aprire una nuova strada per la distribuzione dei prodotti della nuova mobilità".  

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